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POLITICA SICULA, “SARO TRIS”: MA IL BARONAGGIO ALL’UNIVERSITA’ NON E’ MANCIUGGHIA?
Pubblicato il 08 Novembre 2014
il Sorvegliato
Per Saro, dopo aver sconfitto la mafia della sfiducia, e denunciato gli infiltrati delle cosche, vari, vaghi ed eventuali tra chi è seduto comodamente negli scranni di Palazzo d’Orleans, sono seguiti festeggiamenti e conferenze stampe e ospitate da Santoro e persino il farsi ombrello contro il maltempo che tecnicamente è in Sicilia. I primi palpiti del Crocetta ter, il governo del comandante di Gran Croce di Saro, governo dei tecnici e dell’ intellighenzia tutta isolana.
Tutti schierati tutti i tecnocratici, perché a volte ritornano – la duchessa Lo Bello – e belli e sorridenti, con tanta speranza, si è giovani finché si sogna. Bel immagine di copertina; i sessi ci sono tutti, ma proprio tutti, nella squadra di briscola, dove però notiamo l’assenza di un asso: Angelo Villari, quello che era segretario provinciale della CGIL di Catania. Perché? si chiedono lettori, (e)lettori e pure i de-trattori. A noi umani, troppo umani, non v’è dato sapere. Ma, espressione di quel aria o dell’ area di sinistra(?) che dir si voglia è Sebastiano Bruno Caruso, detto Professore Caruso, detto avvocato Caruso. Scrittore di libri di diritto del lavoro e di diritto sindacale (!), o saggista che dir si voglia. Avvocato di diritto del lavoro o giuslavorista che dir si voglia. Docente di diritto del lavoro o Barone dell’Università che dir si voglia. Infine dispensatore di consulenze, umano troppo umano e professionista troppo professionale.
Allora cos’è questo Crocetta ter? Un apostrofo rosa tra le parole allegro ma non troppo. In principio era il Saro I targato Zichichi e Battiato, poi il Saro II dei portaborse Stancheris di tanta Confindustria, degli assessori estratti con il pallottoliere e scelti perché si votava a Rosolini (i 37 giorni di Gerratana). Presente il simbolo Nelli Scilbra che ha spremuto la formazione quasi fosse una Lumia. Tutti rigorosamente con la bolla antimafia, si capisce.
Adesso siamo al Saro III, un governo temperato dalle scelte dei partiti, temperate dalla volontà di Crocetta e temperate dai tanti temperamatite che ai “politici” non danno spazio, pichhi portunu fudda e mala vinnita. Allora diviene un governo di mezzo il Saro III dove là in mezzo c’è un po’ di tutto ma non c’è posto per Angelo Villari, messo di lato … e chissà quanti sono gli “Angeli” sacrificati sull’altare della patria a tre cosce tanto cara a Saro.
Perché non c’è stato “posto” nemmeno per i deputati? Fanno ombra?
Se è una scelta dei partiti è ancora peggio o peggio siamo alla “paura” delle classi dirigenti.
“Con l’alto profilo dei tecnici”, la politica ha abiurato e il treno ha fischiato.
Intanto un pettirosso dice che il segretario particolare del neo assessore sarà Jacopo Torrisi, dei Torrisi del PCI, attualmente vice segretario provinciale del PD, attualmente vice direttore del Teatro Stabile di Catania, attualmente ricercatore all’Università Kore di Enna. Sarà vero?
Ma il baronaggio all’Università, in cui Caruso lavora, quello del familismo amorale non è negazione del diritto? Non è manciugghia? Vabbè che c’entra, e poi cosa c’entrano i mali dell’ Università con il MoTello Sicilia.
Il principio è diverso(?). Penna maligna dello scrivente.
Dall’Intellighenzia ai cattedrati, il passo è breve e un cognome basta e avanza.
Il popolo siciliano, quello contro-rivouzionario, è in strada a chiedere pagamenti e si indigna alle prebende, mentre attende.
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