POLITICA SICULO-ITALIANA: L’ON. FAVA, DALLA RETE AI SOCIALISTI


Pubblicato il 21 Novembre 2014

di Marco Pitrella

Cu c capisci è bravu, incipit della sceneggiatura sui passi di Claudio Fava verso il PSI. Per evitare la rottamazione di Matteo Renzi, nuovo leader di Confinfustria, si salvi chi può. E Claudio Fava, care compagne e cari compagni, può. E poi, destinazione Pd. Forse. il passo verso il PD sarà ancor più breve..

Appassionato e legatissimo a Catania, ma cu l’ha vistu mai! Ricordiamo bene, quando denunciava la cupola(?). Erano gli anni 90 e i puri erano tutti “Retini” con Claudio e Luca l’Orlando furioso sindaco di Palermo, interpretavano, da palchi e baldacchini, persino il brodo degli uccelli in retorica antimafia. Ancora Saro era uccelin di bosco a Gela. Però già c’era Rinaldo Lumia.

Poi, le porte della percezione si allargarono per Claudio e arrivarono i DS, segretario regionale di  sponda Veltroniana. Poi il correntonne DS e nemico giurato di Mirellone Crisafulli, il pilastro della repubblica popolare ennese… anche s’è, c’è chi ha visto in partenza dal binario 9 e ¾ un treno veloce che collega Caltagirone-Catania-Enna con a bordo proprio Claudione, che intanto faceva il deputato europeo combattendo la mafia da Bruxelles. Tempi che furono. 

Poi arrivò il PD e la sua fusione fredda e Claudione andò comodo, comodo con Sinistra Democratica. Poi SeL e nel 2012 la candidatura splatter alla presidenza della regione. Ma è importante sapere dove si sta di casa e la residenza a Roma fu galeotta come la bella figurae, nemmeno il ritrovato amore con l’Orlando per la Sicilia poté superare l’ostacolo burocratico. Niente candidatura. Al suo posto Giovanna Marano, una candidata dalla  forza di un budino desideroso di trasformarsi in vino. Nun navi paci Claudio, e per superare il dolore si fece eleggere, qualche mese dopo, deputato alla Camera in Lombardia, poco dopo lo stretto; il suo no al ponte, in fondo, l’ha sempre detto. L’altro ieri approdo di passaggio a LeD, la lampadina, e da ieri, per restare in tema d’illuminazione, splende il sol dell’avvenir, con il Psi. La prossima mossa – scriviamo con malizia – dipende dalla legge elettorale.

Ad oggi, con la legge dettata dalla Corte Costituzionale, non c’è sbarramento e qualche socialista (difficilmente) potrebbe entrare in parlamento. Ma quel nazareno di nome Patto, che resusciterà l’Italia, incombe. Con l’italicum o dentro, o fuori. Chissà che questa scelta,  non sia per Fava, come già è stato per Gennarino Migliore, solo un momento in vista di  un dolce approdo nel Partito democratico – che del Pse fa parte – con un garofano rosso nell’occhiello della giacca… più che una sceneggiatura, questa sì, sarebbe una bella sceneggiata.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

Di recente, l’arcivescovo di Catania, nuova “fiamma” dei populisti e delle “persone perbene” della “società civile”, ha lanciato il suo “grido di dolore”. Ecco il testo: Non resta, allora, che l’arcivescovo faccia seguire i fatti alle persole. Magari cominciando dall’Oda, una “creatura” della chiesa catanese. Che facciamo “Gigetto”? Forza. Comunicato Stampa GLI OPERATORI DELL’ODA DA […]

2 min

Protagonisti di questa nuova produzione del TSC gli interpreti Filippo Brazzaventre, Nicola Costa, Anita Indigeno, Marta Limoli, Giovanni Rizzuti e Valerio Santi. Catania, 11 aprile – “Don Giovanni involontario” di Vitaliano Brancati è la nuova produzione del Teatro Stabile di Catania che andrà in scena alla Sala Futura da martedì 15 a venerdì 18 aprile . Lo spettacolo ha la regia di Angelo Tosto e vede […]

5 min

La “frontiera” della “truffa politica” rappresentata dall’amministrazione Trantino si misura anche nel mito della cosiddetta “legalità”. Un tema sbandierato dal “sindaco-sceriffo”, con tante iniziative mediatiche al limite del ridicolo, dalla presenza in Tivvù “negli studi amici” alle “performance” tragicomiche sui social, con una campionaria di insulti, sarcasmi e “sermoni” per questioni fondamentali: quali? Ad esempio, […]