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“Politica sinistra”, Licandro “sclera” ancora e fa fuori altri “brutti e bannati”
Pubblicato il 04 Gennaio 2013
Continua la “furia cieca” del vice Diliberto, scatenato contro i “dissidenti”. E non potendo chiamare la Digos (anche sul web) blocca e banna a destra e a manca.
di iena dissidente marco benanti
Apriti cielo! La reazione anche a chi ha solidarizzato o solo appoggiato idealmente la posizione di tre esponenti della Fgci –cacciati e identificati tramite la Digos il 29 dicembre in occasione di un attivo regionale del Pdci- è arrivata: dura come il fuoco, calda come il ferro. O su per giù, sovieticamente parlando.
O forse meglio, all’italiana, secondo il solito vecchio -trito e triste- canovaccio del politico italiano (soprattutto quello della cosiddetta Seconda Repubblica) che non tollera la critica, anche aspra, come dovrebbe accadere in democrazia. Ed ecco saltare fuori il vecchio “italian style”, stavolta da Orazio Licandro (nella foto), esponente nazionale del Pdci e leader catanese del partito.Vincenzo Rosa, uno della “banda dei tre tre” (come ienesicule ha ironicamente ribattezzato i tre esponenti “dissidenti”), ha detto su facebook, parlando con l’avv. Goffredo D’Antona (Avvocati Liberi) che “..anche io come te sono vittima della purga facebookiana di Licandro…”E l’avv. D’Antona ha raccontato, spiegando “l’arcano”:” è da stamattina che in tanti mi scrivono chiedendomi se ho letto quello che il compagno Licandro avrebbe scritto su di me.Avendo altro da fare ho soprasseduto, finchè all’ennesima telefonata vado a vedere il profilo del professore, mio contatto su Fb. Bloccato.Riprovo bloccato. Cerco contatti comuni e scopro l’arcano.In questi giorni mi sono permesso di esprimere solidarietà a Vincenzo Rosa, un mio amico, reduce di una brutta avventura nella sede del suo partito.Come al solito pensavo di essere stato garbato, no… apprendo di aver urlato come ” un vitello al macello “…..E perché avrei fatto ciò, perché la mia solidarietà a degli amici ? Perché voglio colpire Ingroia. Io ?Il compagno Licandro riporta un mio intervento ripreso da Ctzen, dove assumendomi, come sempre, tutte le responsabilità del caso, ricordavo le affermazioni del dott. Ingroia sui macellai della Diaz.Ora essere criticati mi sta bene.Mi lascia perplesso che il mio ex contatto su Fb abbia preferito parlare del mio urlare come un vitello dopo avermi bannato.Di cosa ha paura il compagno Licandro. Che lo quereli ? Che chiamo la Digos ? O il suo è semplicemente un non accettare le critiche.Io non le faccio ste cose. Stia tranquillo professore.Di una cosa lo ringrazio, avevo perplessità nel votare la lista Ingroia, lui in fondo è uno dei maggiori sostenitori di questa lista, e visto qual è il dialogo che egli impone, il suo linguaggio, capisco che siamo diversi. Io sono per la democrazia, e per il dialogo, e per il metterci sempre faccia nome e cognome. Lui parlare dietro le spalle.Liberato di un peso, la lista Ingroia può fare a meno del mio voto.Goffredo D’Antona, l’avvocato che urla come un vitello al macello.”
Che dire? Tutto questo accade nell’Italia che si vuole “liberata da Berlusconi”. Aggiungiamo noi, non dal “berlusconismo”.
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