Toc, Toc, opposizione?
di Iena megafono
Ma dove è finito il centrodestra catanese? Dopo le ultime amministrative pare si sia dissolto nel nulla. L’ex sindaco Raffaele Stancanelli e suoi seguaci, pochi per la verità, non si vedono e non si sentono. Quelli vicini al gruppo Firrarello-Castiglione sono entrati da tempo in letargo e da alcune settimane vivono in uno stato confusionale, altrettanto dicasi per i “sopravvissuti” che fanno riferimento al gruppo Catanoso-Pogliese.
Ma andiamo con ordine. La batosta elettorale subita dall’ex sindaco Stancanelli ha stroncato sul nascere speranze, progetti, obiettivi di coloro che pensavano di avere un trampolino di lancio comunale per future tornate elettorali. Assessori designati, consiglieri fiduciosi di essere eletti, consulenti in pectore, aspiranti a posti di sottogoverno si sono dovuti rassegnare e tornare alle loro occupazioni.
Nel gruppo Firrarello-Castiglione regna la confusione più totale. Lo strappo consumato da Castiglione con il presidente SIlvio Berlusconi ha fatto dissolvere come neve al sole le speranze di quanti pensavano che alle prossime elezioni avrebbero potuto trovare l’occasione attesa da anni. Ma ormai il dado è tratto.
E ammesso che la situazione si ricompatti, sarà difficile imporre candidature. I seguaci di Castiglione e Firrarello lo hanno capito e non sanno che fare: restare nel Pdl e transitare a Forza Italia o aderire, se mai ci sarà, ad un nuovo soggetto politico? Un bel rompicapo. Infine il gruppo Catanoso-Pogliese. In questo caso pare che l’intenzione sia quella di seguire Berlusconi, approfittare dello “scivolone” di Castiglione e diventare punto di riferimento nel catanese. Annotazione a parte gli adepti di Nello Musumeci, storico leader della destra etnea. Anche loro hanno subito una battuta d’arresto. Sono stati ridotti ai minimi termini e al momento sono aggrappati ad una speranza: la nascita di un nuovo partito. Allo stato una cosa è certa: il centrodestra catanese è scomparso!