“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Politica sotto il vulcano, Giuseppe Caudo (Megafono): “il congresso del Pd? Entro novembre. Enzo Napoli? Faccia un passo indietro”
Pubblicato il 31 Ottobre 2013
Intervista con il coordinatore dei “crocettiani” che parla di quanto accaduto nelle ultime settimane in “casa democratica” e non solo…di iena politica marco benantiCaudo, com’è finita in casa Pd? E’ finita 1-1?È finita o a o zero.
Quindi non ha vinto nessuno?Non ha vinto assolutamente nessuno. Non ha vinto nessuno o qualcuno ha vinto?Ha perso la politica, perché si poteva immaginare un percorso unitario prima di arrivare a quanto successo anche se penso che quello è successo non è nulla di pù di quello che è successo in tutta Italia, le regole era assai strane, i congressi sono stati assai strani.Nulla di grave o nulla di diverso…Nulla di diverso dal resto d’Italia, quelle regole erano sbagliate, non erano né di un congresso né delle primarieNulla di grave, è successo qualcosa di grave?Io penso che non è successo nulla di grave, io penso che è successo tutto dentro le regole.I tesseramenti “gonfiati”, le truppe cammellate.Perché le regole erano quelle, bisognava vincere..Le truppe cammellate… Ma perché nelle primarie cosa avviene?Ma le truppe cammellate?…Ma ci sono , certo che ci sono, c’era una partita, bisognava vincere da una parte e dall’altra, è stato sbagliato pensare che c’era un segretario che poteva vincere con il 50% più uno.Quanto accaduto a Misterbianco, normale pure quello?No, quel circolo va commissariato, non si può bloccare un congresso perché un circolo non lo vuole fare perché sta perdendo.Nell’ultima conferenza stampa nel Pd si respirava un clima da “vogliamoci tutti bene”. E così?Il partito democratico è un partito che ha un grande senso di responsabilità e quindi, è giusto che ci si fermasse. Quello che è avvenuto è -secondo me- il meglio che poteva avvenire, la classe dirigente si è fermata, ha deposto le armi e sta ragionando. Attenzione però a non fare passare il ‘vogliamoci bene’ a ‘finisce a tarallucci e vino’ “C’erano coltellate fino a poco prima…Non mi piace né l’ipotesi delle ‘coltellate’ né l’ipotesi dei ‘tarallucci e vino’. Un processo democratico deve portare comunque a qualcuno che vince e qualcuno che perde.Chi ha perso allora?La democrazia.
Enzo Bianco ha vinto o perso nel congresso?
Non credo che Enzo Bianco fosse interessato a vincere o perdere, io penso che Enzo è interessato ad avere un partito forte e al suo fianco nella rivoluzione di questa città e onestamente sta facendo tutto quello che può nella città maltrattata e violentata che gli ha fatto trovare Stancanelli.
Qualcuno ha detto che avrebbe perso la Cgil, d’accordo?No, la Cgil è un grande sindacato.Non ha perso la Cgil?Non ha perso la Cgil.Non ha perso Jacopo Torrisi?Jacopo Torrisi ha perso nell’ottica in cui pensava di di poter fare il segretario di una parte del partito, a Catania c’è una città dove c’è un grande sindaco con Enzo Bianco, ci sono deputati regionali, deputati nazionali. Non si può pensare di fare il segretario con un parte del partito.Ma Mauro Mangano ha vinto o ha perso?Mauro Mangano è partito sconfitto, è arrivato dove è arrivato, ad un filo dalla vittoria, secondo me ha avuto un grande risultato, ma soprattutto si è dimostrato un uomo di partito perchè poteva vincere, sapeva di vincere, invece ha scelto di non fare male al partito.Secondo taluni ci vorranno forse sei mesi per andare di nuovo al congresso del Pd di Catania…No assolutamente, la classe politica del partito democratico la conosco bene, è una classe politica di altissimo spessore, io penso che fra un mesetto di può fare il congresso, bisogna semplicemente fare tornare la politica e mettere le bande da parte.
Si può fare il congresso o si deve fare il congresso?Io dico che visto che c’è il congresso nazionale l’8 dicembre sarebbe il caso che si deve fare.Prima?Sì.Con quale candidato?Penso che se si torna alla politica si potrebbe anche arrivare ad una candidatura unitaria.Quale l’identikit di questa candidatura unitaria?Un uomo filogovernativo per la città e che abbia un grande interesse di mantenere unito il partito.
Età?Io non sono tra quelli secondo cui gli anni fanno vecchi o fanno giovani, io penso però che se sia una faccia nuova, un volto nuovo, è meglio.Deve essere di storia comunista o socialista?Su questo non ho particolari dubbi, deve essere un uomo del Pd.Ma chi comanda oggi nel Partito Democratico a Catania?Da quello che si è visto nessuno.Si parla di almeno quattro o cinque correnti…Quindi nessuno.Il Megafono che fa? Osserva?Non ha preso una posizione a Catania, anche se nel resto della regione per esempio l’ha presa.Qui ci sono state delle personalità -io non sono tra questi perchè ad esempio non ho firmato nessuno delle mozioni- che hanno scelto di correre in questo congresso. Io ho chiesto a qualcuno di andare a votare e penso di aver fatto bene perché ci sono delle persone dentro il Megafono che sono elettori del Pd alla Camera.
Qualcuno pensa che il Megafono avrebbe portato le persone a votare e poi si sarebbe tirato indietro…
No, questo assolutamente non è vero. Non mi pare che io abbia immaginato o abbia trattato il ritiro del congresso, io non c’ero in quella riunione.
Ma Gianni Villari è un uomo vostroÈ il segretario del Pd di Ognina-Picanello.Ma è un uomo del Megafono?Assolutamente si, ma anche è uno che ha preso 14 mila voti.Ma come li presi tutti questi voti?
A Picanello io penso che li ha presi per due ordini di ragioni: il primo perchè è Gianni Villari cioè una persona conosciuta.Il secondo perché notoriamente in quel quartiere c’è un pezzo importante del Megafono che gli vuole bene.Qualcuno dice Bottino?Daniele Bottino è il capogruppo del Megafono, ha convissuto in questi mesi con Gianni Villari e con altri dirigenti del Megafono. E’ probabile che lui abbia chiesto ai suoi amici di andare a votare, ma io non credo che lui ci sia andato.
E Giuseppe Berretta, come lo vedi?
Credo che è stata una risorsa per questa città e stia dimostrando in questi ultimi mesi di essere una risorsa che vuole bene a questa città, perchè anche l’atteggiamento assolutamente filogovernatico verso Bianco che ha impostato in questi mesi dimostra grande maturità politica.
Qualcuno parla sempre degli “ex lombardiani” dentro il Megafono? Ma è una leggenda o hanno un ruolo?Gli ‘ex lombardiani’ ormai sono dappertutto, per esempio il Pd ha il primo degli eletti che è un ex lombardiano, persona rispettabilissima come l’on. Anthony Barbagallo, il Megafono ha delle personalità dell’Mpa ma non possiamo parlare di cose che ormai sono vecchie come il cucco, oramai ci sono persone del Megafono e persone del Pd.Il segretario della Cgil Giacomo Rota che ruolo può avere nel Pd?
Credo che sia un iscritto del Pd e una persona di grande valore.
Pardon, Rota non è il segretario, forse lo sta per diventareQuesto non lo so, non mi occupo della Cgil, è un iscritto del Pd e una persona di valore.Non ha altri ruoli?Nella Cgil non lo so, non me ne occupo. Credo che nella Cgil sia segretario dei trasporti.E Concetta Raia che ruolo può avere?Concetta Raia è un deputato donna tra le più elette in Sicilia, Concetta Raia indubbiamente ha un ruolo, è una grande risorsa per questa città.La commissione provinciale di garanzia del Pd cosa dovrebbe fare?Si deve dimettere.Ma ancora non si è dimessa?Sbaglia, si doveva dimettere il giorno dopo che è stata smentita dalla commissione regionale.Chi ha condotto, gestito il congresso?Se una macchina è guidata male e va a sbattere, l’autista si cambia. Enzo Napoli è una persona che voglio bene, che stimo, grandissima capacità organizzativa, ha sottovalutato il congresso a Catania, penso che deve fare un passo indietro.Si deve dimettere Enzo Napoli?Penso che deve fare un passo indietro.E i candidati uscenti
I candidati uscenti hanno rappresentato centinaia di iscritti, devono essere i primi a cercare una soluzione unitaria che rimetta insieme il partito.
Giuseppe Caudo che farà da grande?
Giuseppe Caudo fa quello che fa, il coordinatore del Megafono e cerca di creare un muro sempre più spesso attorno a Rosario Crocetta e alla rivoluzione che Rosario sta portando in essere, continuerà a fare quello che ha fatto, a mettere insieme gente di idee uguali ma non per forza identiche per aiutare Rosario in questa rivoluzione.
Lascia un commento