Al Leonardo Da Vinci, i rossazzurri piegano il Gela per 88-67 foto di Romano Lazzara. ALFA BASKET CATANIA 88 GELA BASKET 67 Alfa: Valastro, Gatta 12, Drigo 6, Torrisi 5, D’Aquino, Budrys 14, D’Augusta Perna, Patanè 14, Pappalardo 4, Janjusevic, Barbakadze 8, Abramo 25. All. Zečević. Gela: Musikic ne, V. Bernardo 3, Stanic 10, Julakidze, […]
Politica, una “iena” al “Corriere della Sera, Aldo Grasso “demolisce” Crocetta: “‘è perfetto per un reality show”
Pubblicato il 26 Agosto 2012
Pubblichiamo quanto scrive oggi sul “Corriere” nazionale il noto critico Aldo Grasso che…
Noi di “ienesicule” ci chiediamo: e se fosse tutto un “megacomplotto”? Continua la “macchinazione” contro il Bene? Ecco a voi l’articolo a firma di Aldo Grasso.
“IL CANDIDATO CROCETTA PERFETTO PER UN REALITY SHOW …”le cripto-checche mascherate in qualche frangia integralista”: “La verità è che c’è un esercito di checche non dichiarate e nascoste che mi odia perché un gay dichiarato come me si candida alla presidenza della Regione”…
La politica come un reality. Riuscirà Rosario Crocetta, detto Rosariuccio, ex sindaco di Gela, candidato alla presidenza della Regione Sicilia per conto di Pd, Udc, Api e Psi, a unire la terra al cielo? Verrà nominato? La terra e il cielo sono distanti, ma Rosariuccio non si scoraggia: vuole rinnovare la politica ma anche la società civile, battere la mafia insieme con il parassitismo dei partiti, esprimersi con progetti concreti senza disdegnare i paradossi.
In una ormai famosa intervista al Corriere ha sparato a zero contro «le cripto-checche mascherate in qualche frangia integralista»: «La verità è che c’è un esercito di checche non dichiarate e nascoste che mi odia perché un gay dichiarato come me si candida alla presidenza della Regione». Di più: secondo Pietrangelo Buttafuoco, Crocetta avrebbe fatto dell’omosessualità una «mostruosa» categoria politica, a dispetto di Nichi Vendola.
Don Rosario viene dipinto come teatrale, estroso, intelligente, il frutto di una montatura simpatica e vincente (il ritratto perfetto del concorrente di un reality), il crocevia di tutte le antimafie e gli astratti furori, forse un bluff dietro cui si nasconderebbe Raffaele Lombardo, il governatore uscente. Ma perché bluff? Perché a curare la sua immagine c’è Sergio Mariotti, in arte Klaus Davi, quello che mandò Piero Fassino da Maria De Filippi (e poi uno si chiede perché i torinesi non amano il nuovo sindaco). A «Klaus Condicio» Crocetta ha dichiarato: «Se dovessi diventare presidente della Regione dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l’età per certe scorribande».
Come Sergio Mariotti, in arte Klaus Davi, che è personaggio tv, massmediologo e, soprattutto, consulente d’immagine, anche Rosariuccio è uno e trino, in astinenza per conto della missione. Ha tante identità quante gliene attribuiscono: cattolico, comunista, arruffapopoli, inquieto, cripto-irredentista, istrione, ecc. ecc. «Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso», diceva Pirandello. E non aveva ancora conosciuto Crocetta”.
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