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Politica: vai Puccio, vai, lasciali parlare
Pubblicato il 11 Febbraio 2020
Ma perchè ieri mattina non c’era il capogruppo alla Regione di “Italia Viva” Nicola D’Agostino?
di iena al servizio della Reazione Marco Benanti.
Quindi, secondo tanti e magari qualche organo di stampa al servizio dei Poteri forti, Puccio La Rosa sarebbe passato da destra a sinistra.
Falso. Puccio La Rosa è rimasto a destra, sta con il gruppo Sammartino-Sudano, ovvero con “Italia Viva” renziana, che rappresenta un pezzo del centrodestra italiano, da anni. Soltanto questa “sinistra stracciona” (anche quella che -a parole- parla male di Renzi) è ancora capace, per tenere un piedi un governo, di stare attaccata a questo “carro”.
Informiamo le “anime candide” che la borghesia italiana, dopo aver mollato il “cavallo Berlusconi”, da tempo è planata sul “cavallo” del Pd e dei suoi “satelliti” o “figli”. In nome della “bontà”, ovviamente, anche perchè quando c’è da affermare il suo dominio, la borghesia non ha soltanto bisogno degli “utili idioti”(che peraltro abbondano), ma soprattutto ha bisogno di soave classismo.
Ancora: Puccio La Rosa è coerente nel percorso politico. Coerente perchè continua su una linea traversale (superando l’anacronismo cronico e solare, ovvero la cosiddetta “sinistra” e la cosiddetta “destra”, tenuti in piedi dal sistema dominante e dai suoi “utili idioti” nell’Italia agonizzante del 2020!), di natura civica e impronta pragmatica. Esattamente quello che fa da anni.
Puccio La Rosa non finirà democristiano: culturalmente è di destra, i suoi riferimenti restano quelli, presto -se abbiamo capito- sentiremo parlare ancora de “La Contea”. State calmi, che ancora di cose ne dovremo vedere. E bene.
Puccio La Rosa non è tipo da restare a fare il gregario dietro il i leader Sammartino-Sudano: prima o poi, uscirà la sua natura, che non è stata addomesticata nemmeno negli anni della destra catanese, per tanti aspetti uno “sbadiglio continuo” o peggio un dominio -speculare alla sinistra catanese- di poche famiglie e di rampolli da omaggiare, pena l’emarginazione.
Ancora: a noi Puccio La Rosa sta simpatico, per questo lo “insultiamo”. Le persone intelligenti sanno pesare gli “insulti”(politici). Mica siamo tutti uguali. Mica siamo tutti figli del “blasone” di provincia di una città di provincia, piccolo borghese nel midollo.
E proprio per questo ieri lo abbiamo ascoltato: perchè si vedeva ad occhio nudo che è di un altro livello rispetto alla “truppa” a cui ora “appartiene”. Tanto per cambiare: chi studia, chi si è formato in un’altra Italia (l’Italia vituperata dei partiti e dei movimenti di massa, prima dell’”ubriacatura” dei “Magistrati Messia” e della “Politica, che è sempre sporca” come i giornali e gli “intellettuali” del Potere hanno imposto) è sempre con una “marcia in più”.
Ultima ma fondamentale cosa: ma perchè ieri alla presentazione gruppo di “Italia Viva” non era presente il capogruppo alla Regione Nicola D’Agostino? Veramente un fatto casuale? Ma chi ci crede!
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