ecco le ultime prese di posizione:
ONG: CODACONS DEPOSITA ISTANZA DI SEQUESTRO ALLA PROCURA DI CATANIA
CHIESTO SEQUESTRO PROBATORIO DI CONTO CORRENTI E DOCUMENTAZIONE BANCARIA DELLE ONG OPERANTI NEL MEDITERRANEO
Come annunciato ieri, il Codacons ha depositato questa mattina formale costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Catania sulle Ong che operano nel Mediterraneo, e una istanza di sequestro finalizzata a fare luce sui movimenti bancari delle organizzazioni al centro dell’inchiesta del procuratore Zuccaro.
“La scrivente Associazione ritiene indispensabile, ai fini di dimostrare l’avvenuta realizzazione dei fatti ascritti alle ONG al centro di indagine, procedere al sequestro probatorio delle cose pertinenti al reato utili all’accertamento dei fatti – scrive il Codacons nell’istanza – Segnatamente, si intende riferirsi all’esigenza di disporre il sequestro probatorio dei conti corrente di ciascuna delle ONG al centro dell’inchiesta, oltre che della relativa documentazione contabile. Infatti, l’analisi dei movimenti di capitale relativi ai conti corrente in questione ben potrebbe consentire sia di accertare quale sia la fonte di finanziamento delle ONG, sia di comprendere se effettivamente le somme di cui le ONG dispongono costituiscano il profitto di condotte criminose a danno dell’economia nazionale ed in violazione delle norme in tema di immigrazione.
Nel caso in esame, procedere al sequestro sia dei conti corrente che della documentazione contabile afferente agli stessi, permetterebbe certamente di far luce sulle dinamiche di funzionamento delle ONG, di capire se le stesse facciano o meno uso di somme corrisposte in loro favore dai trafficanti e, da ultimo, di comprendere se effettivamente l’attività posta in essere dalle stesse sia realizzata a scopo di lucro, con pregiudizio per l’economia nazionale”.
Crediamo sia interesse delle stesse Ong che operano in modo onesto ottenere chiarezza sulla presenza di organizzazioni che sfruttano i migranti per arricchirsi, e riteniamo squallide le proteste di chi contesta l’operato della magistratura – affermano Carlo Rienzi e Francesco Tanasi rispettivamente presidente e Segretario Nazionale Codacons – Ricordiamo infatti che le Ong sono finanziate dai privati cittadini e in nessun caso può essere tollerato che i soldi degli utenti vadano in tasca a soggetti che agiscono in combutta con i trafficanti d’uomini.
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L’associazione Agosta esprime la sua solidarietà al procuratore Zuccaro
“In qualità di associazione antimafie non possiamo fare altro che esprimere la nostra più totale solidarietà al procuratore capo della Repubblica Zuccaro” lo scrive in una nota l’associazione antimafie Alfredo Agosta sui diversi attacchi subiti dal procuratore Zuccaro, che ha posto l’attenzione sulle attività delle ong nelle operazioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
“E’ necessario che il procuratore di una città così altamente coinvolta nell’accoglienza compia le giuste indagini ed è anche necessario che possa proseguire nel suo lavoro senza attacchi”.
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Dichiarazioni Zuccaro, Ugl: “Da procuratore serio grido di allarme trasformato in caciara politica. Solidarietà e sostegno per prosieguo ricerca verità, ma temiamo per sua incolumità”
“Aldilà dei tecnicismi sull’utilizzo o meno delle fonti, è chiaro che quello del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro è un vero e proprio grido di allarme sulla questione relativa all’azione di alcune Ong che si occupano del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Purtroppo, come quasi tutto quello che accade in Italia, anche una dichiarazione così seria è stata subito trasformata in caciara politica con tanto di convocazione del capo della procura catanese davanti al Csm. Esprimiamo solidarietà e sostegno a Zuccaro affinchè continui nella ricerca della verità, individuando chi vuol fare dell’immigrazione un business, ma adesso temiamo per la sua incolumità. In una così difficile indagine, lo Stato non può lasciare da solo uno dei suoi migliori uomini.” Lo afferma il segretario generale territoriale della Ugl di Catania Giovanni Musumeci.
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Manlio Messina: Solidarietà a Zuccaro che con coraggio denuncia una verità scomoda
“Massima solidarietà al procuratore capo della Repubblica di Catania che con grande coraggio ha denunciato una verità scomoda.” Manlio Messina coordinatore provinciale di Fratellli d’Italia – An a Catania lancia il suo assist a Carmelo Zuccaro che sta gestendo l’indagine conoscitiva avviata dai suoi uffici sulle attività delle ong nelle operazioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. “Zuccaro subisce un attacco mediatico assolutamente immeritato ma soprattutto viene intimidito dai ministri Orlando e Minniti che pretendono delle “prove” – afferma ancora Messina – Il procuratore nel fare queste importanti affermazioni sulle ONG, nel puntare un riflettore su questo fenomeno, chiarisce di avere i fatti provati ma di non poterne fare uso nel contesto processuale. Ci auguriamo che Zuccaro vada avanti e che piuttosto trovi il supporto necessario per concludere le indagini“.
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ONG: IL CODICI E OBIETTIVO LEGALITA SI SCHIERANO AL FIANCO DEL PROCURATORE DR. CARMELO ZUCCARO!
Il CODICI – Centro per i diritti del cittadino e l’Associazione Obiettivo Legalità esprimono incondizionata solidarietà nei confronti del Dott. Carmelo Zuccaro, Procuratore di Catania, oggetto di pesanti attacchi a seguito di quanto da lui dichiarato sulla questione delle Ong al programma di Rai 3 Agorà.
Il capo della Procura di Catania, infatti da tempo indaga sulla possibilità di relazioni e collusioni tra i trafficanti di migranti, che quasi giornalmente trasportano in condizioni disumane migliaia di persone in fuga dalle proprie terre e in cerca di opportunità di vita, approfittando della loro situazione di disperazione per trarre benefici di stampo economico, e alcune Ong che secondo presunti elementi di prova potrebbero ricevere da questi finanziamenti e dazioni in denaro.
Se quanto sospettato dal Dott. Zuccaro dovesse trovare conferma, ci troveremmo innanzi ad una situazione gravissima, poiché proprio coloro a cui è affidato il compito di fornire aiuti umanitari a chi sbarca presso le nostre coste in situazioni disperate, necessitante di assistenza e cure, sarebbero conniventi con chi sfrutta questo business (che come è emerso anche dall’inchiesta Mafia Capitale, sarebbe parecchio remunerativo, almeno quanto lo è quello della droga e del narcotraffico). Essi si macchierebbero in questo modo del grave delitto di sfruttamento umano, perfettamente contrastante con i principi per i quali sono state istituite le Ong, deputate all’accoglienza dei migranti e all’assistenza di chi vive la doppia tragedia e il trauma dell’abbandono della propria terra, spesso soggetta a terribili conflitti armati o priva di attese per il futuro e il benessere del singolo, e di un itinerario che da viaggio di speranza si tramuta sovente in viaggio di morte.
Sospetti di grande rilevanza, che avrebbero attirato sul Procuratore Zuccaro una pioggia di critiche, provenienti anche dal mondo della politica, dalle Istituzioni e dai media, oltre che da parte di chi lo ha accusato di gettare nubi su chi fornisce aiuti umanitari.
Per questo Il CODICI – Centro per i diritti del cittadino e l’Associazione Obiettivo Legalità scendono in campomanifestando la loro vicinanza al Dott. Carmelo Zuccaro: “Da tempo l’immigrazione è diventata per alcuni un vero e proprio business milionario basato sul mercato della carne umana! Tutto questo è inaccettabile – hanno dichiarato l’Avv. Manfredi Zammataro, Segretario Regionale del CODICI Sicilia, e il Prof. Salvatore Castorina, Presidente di Obiettivo Legalità – Siamo quindi orgogliosi del fatto che il Dott. Zuccaro abbia acceso i riflettori su quanto di torbido esiste in questo settore. Ci auspichiamo che un grande servitore dello Stato come il Procuratore Zuccaro non venga abbandonato dalle Istituzioni, proprio innanzi ad una lotta guidata dal principio della Legalità di così grande portata, che lo potrebbe esporre a rischi non indifferenti nel tentativo di portare Giustizia tra coloro che, se confermato, sarebbero oggetto di un gravissimo sfruttamento umano. Per tale ragione diciamo senza se e senza ma #iostoconzuccaro”.
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