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Politica&Cronache “solidal-finanziarie”, Nello Musumeci e Codacons difendono il procuratore Zuccaro. Linciato dai “buoni”
Pubblicato il 28 Aprile 2017
Ecco le prese di posizione:
ONG, MUSUMECI: VIOLENZA RADICAL-CHIC CONTRO PROCURA CATANIA
“Al posto di raccogliere con preoccupazione le parole del procuratore distrettuale di Catania, si grida allo scandalo e si dimentica quale business ha rappresentato l’immigrazione e quante complicità, anche istituzionali, hanno favorito i mercanti della disperazione. Questa violenza radical-chic è davvero insopportabile e serve a tentare, peraltro invano, di impedire l’accertamento della verità sul ruolo di alcune Ong che, lucrando posizioni di rendita, hanno usato la stessa spregiudicatezza di qualche paladino dell’Antimafia”.
Così Nello Musumeci, deputato regionale siciliano e componente della Commissione Antimafia dell’Ars è intervenuto sulle polemiche seguite all’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. “Voglio dire con chiarezza – ha aggiunto Musumeci – che aiutare i disperati che scappano dalle guerre è un atto doveroso, ma dietro questa disperazione c’è amnche chi lucra denaro e consenso, non solo politico. Abbiamo forse dimenticato cosa ha significato la gestione dei centri di accoglienza o, con lo stesso schema, la composizione delle commissioni per i richiedenti asilo? Anche a Catania c’è stato un vero sistema, che ha goduto di troppe coperture istituzionali. Ben vengano le parole del procuratore Zuccaro, al cui ufficio è affidata una delicatissima inchiesta i cui esiti vanno attesi con responsabilità”.
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ONG: CODACONS SI COSTITUISCE PARTE OFFESA NELL’INCHIESTA DELA PROCURA DI CATANIA . CHIESTO DI SEQUESTRARE CONTI CORRENTI DI AMMINISTRATORI E SOCI DELLE ORGANIZZAZIONI PER VERIFICARE OPERAZIONI SOSPETTE
ASSOCIAZIONE SI SCAGLIA CONTRO ROBERTO SAVIANO: CITTADINI FINANZIANO ONG E HANNO DIRITTO A TRASPARENZA. GIUNTA L’ORA CHE STAMPA IGNORI LO SCRITTORE
CATANIA/ Il Codacons scende in campo sul caso delle ONG che operano nel Mediterraneo e lo fa depositando oggi formale costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Catania.
“Abbiamo deciso di inserirci nel procedimento della magistratura in rappresentanza dei cittadini che sono i principali finanziatori delle Ong e che hanno diritto alla massima trasparenza – spiega il Codacons – Se esiste anche il minimo sospetto di illeciti di qualsiasi natura è preciso dovere della magistratura fare chiarezza, e le polemiche sollevate in questi giorni da soggetti come Roberto Saviano sono un insulto verso quei cittadini che si privano di denaro per sostenere le attività delle organizzazioni che operano nel settore dei migranti e che devono essere al di sopra di ogni sospetto”.
Nella costituzione di parte offesa il Codacons chiederà al Procuratore Zuccaro di disporre il sequestro dei conti correnti di amministratori e soci delle Ong che operano nel Mediterraneo, allo scopo di verificare eventuali operazioni di dubbia natura.
L’associazione dei consumatori rivolge infine un appello alla stampa e ai mass media italiani: crediamo sia giunta l’ora di ignorare le dichiarazioni di Roberto Saviano, che immotivatamente si sente in diritto di intervenire su qualsiasi argomento, peraltro in qualità di detentore della verità assoluta, pur non rappresentando nessuno se non se stesso. Così facendo lo scrittore rischia di arrecare danno alla collettività, come in questa vicenda in cui si contesta la necessaria opera della magistratura catanese dimenticando i diritti dei cittadini che finanziano le Ong – conclude il Codacons.
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