PoliticadelleStelle, Caos Roma: la politica s’affidi ad Andreotti per dare una lezione stile al M5S

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di marco pitrella

Che “se la siano cercata” non lo direbbe, probabilmente, il Divo Giulio nel commentare fatti & misfatti dell’assessore Paola Muraro.

Cosa avrebbe inventato la sua risolutiva ironia nel vedere il M5S de Roma tanto distante dall’ortodossia grillina non c’è dato sapere. Come tutti i grandi, il leader DC, c’ha lasciato troppo presto.

Quel che è certo è che i grillini pur mostrandosi “di media statura intorno non hanno giganti” (parafrasi andreottiana), finché i politicanti continueranno a indignarsi… de che?

Anche in Campidoglio “il potere logora chi non ce l’ha”? 

La politica – che in abiti manettari fa “la casta” – non s’abbassi ad approfittar di ciò che ancora è roba di magistrAli improvvisandosi più “grillina di Grillo”. “Il pericolo” che le inchieste si sgonfino – più lentamente di – come si sono gonfiate è sempre dietro la maestà der Colosseo o sotto la santità der Cuppolone . I politicanti s’occupino, piuttosto, di faccende amministrative se di diritto se ne intendono.  

Sulla Muraro si è, per citar la formuletta, alla fase delle indagini, ancora.

E’ vero “a pensar male si fa peccato ma ci s’azzecca”, quando c’è, però, qualcosa ad ispirar la più maligna delle pensate.

Manca persino l’avviso di garanzia!

Del resto, “aspettiamo di leggere il fascicolo della Procura”, ha dichiarato il sindaco capitolino (scrivere sindaca mi fa schifo).

Di che stiamo parlando, dunque?

Non a caso, il grottesco della vicenda è il “bla bla bla” sul non detto pentastellato.

La Raggi sapeva di sapere e Di Maio s’è distratto? Embé, so rigazzi.

Fosse stato almeno un’omissione in atti d’ufficio il comportamento grillino sull’indagata Muraro sarebbe affascinante la questione; invece, essendo una sorta di zitto tu zitta io via e mail, di pinocchiate a 5 stelle si tratta.

E chi, purtroppo, della genialità di “Belzebù” non è dotato non può far altro che essere banale: se le bugie hanno le gambe corte i pentastellati non andranno lontano.

Se così è & così mi pare esserlo, la suddetta politica farebbe bene ad affidarsi alla saggezza di Andreotti che, per tagliare corto, preferirebbe “essere esentato dal parlare dei contemporanei per non assumere le funzioni di un giudice”, appunto.

 

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Redazione Iene Siciliane

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