Politica&Finte Rottamazioni, Renzi in Sicilia: l’ultima pupiata


Pubblicato il 30 Aprile 2016

Uno spettacolo peggio della Prima Repubblica che…  (nella foto Ruggero Albanese durante la contestazione al premier, stamane a Catania)

di iena antiPdemocratica marco benanti

Se ne è andato più confuso che persuaso il Premier Renzi, dopo le cinque confusissime ore trascorse in Sicilia nel tentativo, vano, di farsi un’idea su come cambiare verso anche qui.

Gli saranno bastate la manciata di ore per toccare con mano le contraddizioni di una terra dove tutto sembra girare al contrario del verso giusto a lui tanto caro. Lui, il giovane rottamatore, ha dovuto farsi accogliere da due anziani sindaci (Orlando 69, Bianco 65 anni), entrambi con la fascia tricolore addosso dagli anni ‘80 e come due cacicchi seduti ancora là: altro che ricambio generazionale!

E poi la storiella che entrambi siglavano come “autorità urbane” perché le Città Metropolitane ancora non esistono: valli a capire questi siciliani, avrà  pensato il Matteo nazionale, circondato da “questuanti ribattuti” e “cambia casacca” di professione.

E che dire del finto cavalcavia crollato sull’autostrada Catania-Palermo e che invece, perfettamente integro,  ma inspiegabilmente chiuso da un anno? Forse non gli era mai capitato di inaugurare -in pompa magna- un’opera pubblica senza che mai ci fossero stati dei lavori, ma in Sicilia ormai lo ha capito niente gira nel verso giusto….E poi la gran massa di politicanti che hanno affollato il “Bellini”: democristiani, autonomisti, centristi di ogni specie ex berlusconiani. Mancava solo Raffaele Lombardo e il quadretto sarebbe stato completo: politici riciclati di ogni tipo, primari e manager della sanità, “vecchi arnesi” che stanno in Parlamento da decenni(ora di qua, ora di là) con buona pace della rottamazione.   

Lo ha capito anche Matteuccio: in Sicilia fare il verso giusto significa stare al posto giusto! Renzi non sa mai da che parte cominciare per cambiare verso nell’isola: i sindaci di Palermo e Catania sono gli stessi di trent’anni fa quando lui non aveva ancora fatto la Prima Comunione…le autostrade crollano e anzichè rifarle gli fanno aprire quelle rimaste in piedi…i politici sono sempre gli stessi prima dicci, poi con Silvio ora con lui…niente da fare anche per uno come Renzi: fate il c…o che volete, avrà concluso. Ammazzatevi tra voi(metaforicamente), gli si leggeva chiaro in volto il suo pensiero, sprofondate pure nelle vostre contraddizioni. Io qui non ho altro da fare che prendermi i voti e darvi quello che meritate: un cappero di niente, fumo e niente arrosto.

Alla prossima pupiata, Renzi con Saro Crocetta stavolta: e così sia!


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