Politica&Letteratura: l’ “invasione” dei Cuffariani e i dolori del giovane Jacopo

di iena del sabato pomeriggio marco benanti

Soffre e si dispera Jacopo Torrisi. Soffre e non si dà pace. E in un sabato pomeriggio un po’ pigro consegna il suo sfogo sfogo su facebook. “Per i miei amici,”compagni” di partito sostenitori di Renzi e Faraone, a questi innovatori dico che è vero, perdevamo col 61 a 0 ma almeno avevamo una linea ed una dignità politica…”

Parole torride. Anzi… torrisiane. Contro Renzi, contro Faraone, contro tutti. Soffre Jacopo Torrisi. Come quando ci si sveglia da un comodo letargo durato anni e si capisce che il partito è “infiltrato” da schiere di lombardiani e di cuffariani. Ci voleva forse l’intervista a Cuffaro o l’intervista a Paolino Mangano per scoprirlo? Forse era troppo impegnato a saltare da una poltrona all’altra? Soffre Jacopo Torrisi.

E al suo dolore c’è chi risponde con parole ciniche e livorose. Come quel cattivaccio di suo cugino, Dino Giarrusso, una vera iena: “Jacopo, hai fatto della politica la tua professione. Non ti biasimo, non ti ho mai biasimato nonostante tu tolleri cose che io non tollererei, perché so bene che non è facile, e che criticare è ben diverso dal fare. In questi anni hai lavorato e faticato, e ne hai avuto in cambio certamente sia rotture infinite che vantaggi e incarichi, legittimamente ottenuti. Ti prego però, per onestà intellettuale, di non tirare fuori ORA la storia dei cuffariani che saltano sul carro del PD, e il relativo imbarazzo. Mi pare che Sammartino e Sudano siano stati accolti festosamente alle ciminiere diversi mesi fa. Mi pare che quando Federica Quattrocchi scrisse (qui, pubblicamente) che non voleva mai stare nel partito con Lino Leanza, proprio tu la redarguisti dicendo che quando il partito fa un accordo bisogna rispettarlo. Mi pare che l’MPA sia nel centrosinistra (ahahaha!!!) siciliano da tempo, mi pare che al governo con Crocetta ci siano molti reduci di Lombardo e Cuffaro, è tutto ciò non ti ha sconvolto poi troppo, in questi anni, tanto da essere rimasto pienamente dentro al partito, e in posti di grande importanza.”

Parole definitive cui Jacopo Torrisi risponde con frasi balbettanti,incerte, impregnate di dolore.