Catania – Torna l’attività concertistica di fine anno “Fuorischema 2024” del Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra. In programma tre serate, a Catania ed in provincia, con il Trio chitarristico formato da Salvatore Daniele Pidone, Virginia Sassaroli e Massimo Martines. Primo concerto a Catania, mercoledì 27 novembre, alle ore 16.30, […]
Politica&Ornitologia: Bianco è una rondine che non fa primavera… Luchino Sammartino sindaco di #cataniacittàeuropea
Pubblicato il 07 Marzo 2015
di Marco Pitrella – tra i tanti “membri” – componente della direzione provinciale del Partito Democratico… per quello che ne vale.
(la redazione e la direzione di ienesicule sono solidali con il compagno Pitrella. La vita va presa così, con filosofia)
Con art.4 il Partito democratico s.p.a. diventa un partito di popolo – c’era tanta gggente ieri al meeting – con tanto di autobus e di autoero(t)ismo. Bianco non entusiasma più come una volta, è ormai una “rondine che non fa primavera” e quindi, cari “quartini”, non ci resta che piangere, pardon, non ci resta che candidare Luchino sindaco di #cataniacittàeuropea.
Voglio diventare un “quartino” anche io, e dare il mio contributo assieme a Sudano, Sammartino, Nicotra e Ruggirello, i fantastici quattro… poi c’è anche la Anselmo.
Per grazia ricevuta, Renzi – il Matteo pneumatico – ipse dixit sì per bocca del Faraone, all’ingresso dei “quartini”: “non credo ci siano voltagabbana” ha detto TutanDavide.
Pare, si dice si mormora che qualche Tommaso, invece, li abbia “visti” ieri alle Ciminiere.
E di fumo e cenere mi sanno le polemiche… questa è l’essenza del Pd – una “cosa” senza senso – e va benissimo così.
Scrive bene Enzo Napoli nel suo profilo-sinistro facebook: “un movimento che decide di sciogliersi per confluire nel Pd, non né modifica l’impostazione e né la linea politica.”
Gli fa eco l’art.4 delle tavole della legge: “Onora il padre e la madre”. E lo zio Mimmo – diciamo noi – Sudano anche Lui.
Ecco il velleitarismo: “Me ne lavo le mani per mantenermi il posto in salotto”, ma patetici “contestano” con paté di moralità. Puritani come servi mauriziani sono, perché tanto (ci) stanno con un dito in bocca e l’altro in cuore… tutti abbiamo “un’animella democristiana.”
E’ un partito tanto plurale quanto musicale: da tiritì – “il bandolo della discarica” – a Luchino Din-don-dan. Le polemiche su art.4 sanno di proto-collo onomatopeico, nostalgico come l’art.18 e cantilenante come gli art.31, oibò, oikos.
Un po’ di humanitas per cortesia.
Tattica&strategia: Bianco ci ha liberato da StancaGnini – solo da lui, tutto il resto è con noi – e noi, con Luchino, sfratteremo Enzo e gli EleFanti dal Palazzo.
Il consiglio comunale – 7/8/9 consiglieri work in progress – il punto di partenza.
Lasciamo Giovanni – quel tantum che è in consiglio – a bere nero D’Avola e facciamo Nota-bene-Bartolo Niccolò con due c capogruppo del grande gruppo che avremo “in comune”. Con i “Berretti” di Berretta va fatto un compromesso, con il Megafono una compravendita, ne parleremo con l’ On-line Gianni Villari.
“Il futuro è il nostro presente” e il partito democratico s.p.a. è il “nostro” partito. Un partito aperto, ma così aperto, che – più che al gattopardo – somiglia sempre più ad una immensa “bottarga”.
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