Insediato oggi il Comitato per il NO al referendum proposto dal movimento civico #Diventeràbellissima con esponenti delle istituzioni e del mondo della cultura
“Il referendum impone a ciascuno di noi una mobilitazione contro questa finta riforma voluta dal governo Renzi. Riteniamo che la centralità del cittadino e il suo diritto inalienabile ad essere protagonista dei processi decisionali nelle articolazioni dello Stato sul territorio, non possano essere messi in discussione. Se passasse questo referendum, si consoliderebbe in Italia una democrazia senza popolo”.
Lo ha detto l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci, insediando questa mattina a Palazzo dei Normanni il Comitato per il NO del Movimento civico #Diventeràbellissima al Referendum del 4 dicembre.
“Questa riforma – ha aggiunto Musumeci – è solo una ignobile truffa. E sono contento che l’adesione a questo comitato sia stata spontanea e non sollecitata. Il 29 ottobre terremo una grande manifestazione ai Cantieri culturali alla Zisa, a Palermo, per spiegare le nostre ragioni e lanciare l’alternativa del nostro movimento alle menzogne di Renzi e Crocetta”.
Al Comitato, costituito nei giorni scorsi, hanno aderito numerosi rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e delle libere professioni, appartenenti ad aree politiche diverse, in gran parte presenti all’incontro di oggi.
Il Comitato per il NO è coordinato dal docente universitario Ignazio Buttitta e da Raffaele Stancanelli, avvocato ed ex sindaco di Catania.
Presenti anche i membri della Cabina di regia del movimento #Diventeràbellissima, Giusy Savarino, Ruggero Razza, Alessandro Aricò.
“Nel merito e nel metodo, questa riforma presenta limiti e storture non indifferenti – ha spiegato il professore Ignazio Buttitta –. Ho ritenuto necessario partecipare in prima persona, poiché ci sono principi non negoziabili e fra questi c’è quello della condivisione delle regole e degli strumenti della vita democratica. Il percorso di nascita di questa riforma viola radicalmente tali principi, sui quali il referendum, peraltro, vuole intervenire”. Ciascuno di noi, anche singolarmente, deve dialogare e far comprendere alla gente l’importanza decisiva di votare NO a questa riforma, le cui conseguenze avranno effetti nella vita tutti”. Dal canto suo, Stancanelli ha preannunciato una serie di incontri pubblici nelle nove province dell’Isola con la partecipazione dei componenti del comitato “per smascherare le contraddizioni e le insidie di una riforma che va contro la sovranità popolare”.
A coordinare i lavori di oggi, Giusy Savarino: “Saremo presenti in tutta la Sicilia – ha sottolineato – per far sentire le ragioni del NO, per incontrare i cittadini e i rappresentanti delle istituzioni e per ascoltare le voci che arrivano dal territorio, che sono l’essenza stessa del nostro programma di democrazia partecipata”.
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