Politica&Risorse Agricole, Salvo Pogliese (FI): “il futuro della Sicilia dipende dalla sua agricoltura”

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“Ripartire dalla terra per coltivare il futuro”. 

Al convegno organizzato dagli onorevoli Pogliese e Papale ha preso parte anche l’assessore regionale all’Agricoltura Cracolici.

“L’agricoltura italiana e siciliana si caratterizzano per l’eccezionale qualità delle produzioni, basti pensare ai 281 DOP e IGP che possiamo vantare e che pongo l’Italia leader in Europa, ma vi sono delle criticità che bisogna superare anche attraverso la nuova programmazione europea”. – così l’on. Salvo Pogliese, parlamentare europeo di FI-PPE, ha esordito nel suo intervento di apertura del convegno “Ripartire dalla terra per coltivare il futuro” organizzato insieme al deputato regionale di Forza Italia Alfio Papale che si è svolto questa mattina presso il centro fieristico Etnafiere a Etnapolis.

 Al convegno, che è stato centrato sulle opportunità che il PSR (Programma di Sviluppo Rurale) e i fondi europei per il periodo 2014-2010 offrono per il rilancio dell’agricoltura siciliana, sono intervenuti anche l’on. Basilio Catanoso, deputato nazionale di Forza Italia, l’on. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, il senatore di Forza Italia Vincenzo Gibiino, Gaetano Aprile, dirigente dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, Roberto Emma esperto in euro-progettazione, Giovanni Pappalardo presidente provinciale Coldiretti Catania, Giovanni Selvaggi presidente provinciale Confagricoltura Catania, e l’on. Antonello Cracolici assessore regionale all’Agricoltura. Gremita la sala, con più di 500 persone, con numerose presenze di piccoli e grandi imprenditori agricoli.

 “L’agricoltura, che rappresenta una colonna portante dell’economia siciliana” – dichiara Salvo Pogliese -. “sta vivendo una fase delicata indubbiamente dovuta alle contingenze internazionali e alle scellerate decisioni di Bruxelles, su tutte l’accordo col Marocco e il via all’import esentasse dell’olio d’oliva tunisino a cui mi sono fortemente opposto al Parlamento europeo, ma sconta anche lacune e pecche intrinseche nel nostro sistema agricolo. In questo quadro di difficoltà è essenziale il buon utilizzo delle ingenti risorse della nuova programmazione europea che possono costituire un formidabile volano per il rilancio dell’agricoltura. Il nuovo PSR della Regione siciliana per il 2014-2020, con una disponibilità finanziaria di oltre 2 miliardi di euro, è il primo tra le regioni italiane in termini di risorse finanziarie. Questo ‘tesoro’ non va sprecato, come spesso è successo in passato, con errori che hanno impedito un corretto e proficuo utilizzo delle risorse europee e il ritardo nell’avvio di questa programmazione. E mi riferisco in particolare all’instabilità politica ed amministrativa, il valzer di 41 assessori messo in piedi da Crocetta, che ha paralizzato la macchina burocratica. Il futuro della Sicilia dipende anche, se non soprattutto, dalla sua agricoltura.”.

 “Ho voluto fortemente organizzare questo convegno – ha dichiarato l’on. Alfio Papale – venendo incontro alle richieste di aiuto da parte di tantissimi agricoltori siciliani, tra i quali molti sono i giovani, che stanno soffrendo per la grave situazione dell’agricoltura siciliana che ha enormi difficoltà oggi a competere, nonostante la qualità dei prodotti, nel mercato globale. Cercando di dare quelle informazioni tecniche sui bandi europei, di imminente pubblicazione, che possono risultare estremamente utili per gli agricoltori.”.

“La Regione deve esercitare la responsabilità che deve, sull’agricoltura e agli agricoltori siciliani. Sino ad oggi -così l’on. Basilio Catanoso, parlamentare nazionale di Forza Italia – la Regione ci ha invece abituati a ritardi e ad una cattiva gestione, e questo lo affermo non solo da politico ma anche da agricoltore. Spesso il mondo agricolo non si aspetta rivoluzioni pazzesche ma normale amministrazione, ad esempio i bandi cofinanziati dall’Ue devono non solo essere avviati ma anche portati a compimento nei tempi stabiliti, per partire immediatamente con quello successivo. Questo non è stato fatto e, negli ultimi anni, si è persa una marea di denaro. È arrivato il momento di essere più attenti, perché quando i soldi tornano indietro a Bruxelles nessuno li restituirà. Sono fondi per la competitività che per metà sono cofinanziati dallo Stato e per metà dalla UE e va fatta una sorveglianza attenta da parte del Ministro.”.

“Ringrazio gli onorevoli Pogliese e Papale per quest’invito a parlare con schiettezza della situazione dell’agricoltura siciliana al di fuori di ogni polemica partitica e politica” – ha dichiarato l’on. Antonello Cracolici, assessore regionale all’Agricoltura. “È importante raccontare quello che dovrebbe fare la buona politica per sostenere il vitale settore dell’agricoltura siciliana, perché qualunque strumento si metta in campo è importante sapere, non tanto quando parta, ma dove porterà. Per aiutare lo sviluppo dell’agricoltura siciliana occorre individuare degli obbiettivi chiari, condivisi, e da raggiungere con un lavoro quotidiano e concreto. È innegabile ci siano delle criticità nel mondo agricolo siciliano ma la soluzione non può essere piangersi addosso quanto piuttosto lavorare per sviluppare ancora di più le nostre eccellenze, che ci sono e sono tante, e individuare dove poter intervenire per migliorare quello che non va. A brevissimo, nel mese di luglio, saranno pubblicati i bandi sulle misure 4.2 e 4.1, rispettivamente per agroindustriale e miglioramento fondiario, mentre a settembre ed ottobre prevediamo di pubblicare le misure 6.1 e 6.4.”.

 

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Redazione Iene Siciliane

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