Un colpo d’occhio bellissimo, fatto di compostezza, dignità e colorato da tanti tricolori. Molti catanesi si sono ritrovati, sabato pomeriggio scorso in Piazza Università per “Una rosa per Norma Cossetto”, la manifestazione promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio per onorare la memoria della giovane istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani comunisti slavi.
“È stata una cerimonia semplice e molto partecipata – dichiarano Luigi Provini e Simone Granata, organizzatori dell’evento catanese – abbiamo ricordato degnamente il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana che nel lontano 1943 venne sequestrata, stuprata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi. Dopo la deposizione di una rosa abbiamo ricordato ai presenti la vita e l’eroica fine della giovane studentessa. È stata una manifestazione condivisa che è andata oltre gli schieramenti partitici e ha goduto dell’apprezzamento di tutti i cittadini.
Per questo – continuano gli organizzatori – abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di intitolare una via, una piazza o un giardino a Norma Cossetto, insignita della medaglia d’oro al merito civile. È stato bello avere sin da subito la disponibilità del Sindaco, Salvo Pogliese; il primo cittadino, oltre ad avere partecipato al momento di ricordo, si è detto disponibile ad accogliere celermente la nostra proposta. Siamo felici, ha mostrato, come sempre, grande sensibilità e interesse”.
Soddisfazione, inoltre, per il grande entusiasmo con cui la Sicilia ha partecipato all’iniziativa. Con oltre quindici comuni aderenti, infatti, i siciliani hanno mostrato di avere a cuore la tragica vicenda della giovane studentessa.
“Dobbiamo doverosamente ringraziare – concludono gli organizzatori – coloro che si sono dati da fare per la realizzazione di momenti di ricordo nei comuni della nostra regione. In tanti hanno raccolto il nostro invito e si sono fatti promotori, nelle loro realtà, dell’evento. Sentita gratitudine va ad Alessandro Coco (Acireale), Alberto Cardillo (Mascali), Mirko Oliveri (Paternò), Paolo Kory (Gravina di Catania), Andrea Giuseppe Cerra ed Elisa Motta (Linguaglossa), Francesca Ventimiglia e Graziana Dammone (Palagonia), Chiara Guglielmino e Alfio Scuderi (Zafferana Etnea), Giovanni Saeli (Valverde), Fabio Savasta (Mascalucia) Simone Coco (San Giovanni la Punta) e Giorgia Urzì (Motta Sant’Anastasia). Oltre a loro, che hanno appassionatamente lavorato nella provincia catanese, un “grazie” va pure a Pietro Zuccarello (Palermo), Giuseppe Fiocco (Caltanissetta), Riccardo Ronza (Vittoria) e Francesco Rizzo (Messina).
È stato straordinario riuscire ad avere una così estesa partecipazione, la Sicilia si è fatta valere. Sono state giornate intense, la regia nazionale è stata magnifica; bravissimo il Presidente del C10F, Edoardo Fonda. Impeccabili anche Emanuele Merlino, Michele Pigliucci e Silvano Olmi; facciamo parte di un gruppo di persone perbene che si prodiga per questioni di assoluta rilevanza storica e culturale, ogni volta è un grande piacere attivarsi per la concretizzazione di questi bei momenti. Sappiamo di aver lavorato bene, siamo davvero contenti”.
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