ecco la nota del deputato:
“Intitolare una strada a Rino Nicolosi? Una scelta da censurare” afferma il deputato Basilio Catanoso.
“La scelta di intitolare a Rino Nicolosi una strada di Acireale, adottata dall’amministrazione Barbagallo, è da censurare”, lo sostiene il deputato di F.I., Basilio Catanoso.
“L’intitolazione di un bene pubblico dovrebbe essere esempio positivo per l’intera collettività, soprattutto per i giovani. Se questo è il principio, non comprendiamo come il sindaco e l’Amministrazione comunale di Acireale, abbiano potuto intitolare una strada a Rino Nicolosi, reo confesso innanzi alla magistratura per tangenti, uno dei reati che indigna maggiormente i cittadini” prosegue Catanoso.
“E’ una ulteriore dimostrazione di come da parte di questi amministratori, e di chi li guida e li appoggia, non ci sia la benché minima responsabilità istituzionale né il rispetto dei vari organi che compongono lo Stato, oltre che assenza di riferimenti valoriali ed eticamente positivi. Sarebbe come legittimare, con una targa apposta in una strada, un reato” afferma ancora Catanoso.
“Non ho nulla contro la persona, contro l’uomo Rino Nicolosi, certamente vivace ed intelligente, ma non posso elevarlo ad esempio per le nuove generazioni di cittadini, di donne e di uomini che in futuro potrebbero anche essere impegnati in politica e nella pubblica Amministrazione. Ricordo, infatti, che l’on. Nicolosi, dopo essere stato chiamato a rispondere dalla magistratura in diversi procedimenti, fu reo confesso di gravi reati, tra cui quello di concussione, diventando così uno degli esempi della tangentopoli italiana degli inizi degli anni Novanta, scoperchiata dalla magistratura assieme agli intrecci e agli interessi di quella classe politica” prosegue il deputato etneo.
“Comprendo che amicizia e ricordi umani possano suscitare in chiave nostalgica il fascino ‘dei tempi che furono’, ma responsabilmente, da parte di chi ha ruoli nella via pubblica, non deve cedere a tali sollecitazioni, e sono molto preoccupato che parte della attuale classe dirigente possa essere cresciuta e formata in contesti politico-sociali di questo tipo . Chiederò a sua eccellenza il prefetto, visto anche i numerosi spiacevoli casi accaduti ad Acireale negli ultimi 2 anni, di seguire particolarmente la situazione del nostro territorio in merito a vicende del genere” chiude Catanoso.
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