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Ponte sullo Stretto di Messina: contro le minchiate del nopontismo, due righe di verità
Pubblicato il 08 Giugno 2019
La sintesi dei miei studi sul ponte, ogni informazione è verificata e da me sottoscritta, difendibile in ogni sede scientifica o legale. Vi prego di leggerlo, documentarvi e diffondere la verità sul crimine perpetrato giornalmente a danno dei siciliani dal nopontismo, poipontismo, noprioritariopontismo, mi mu ma pontismo. Svegliamo le coscienze e illuminiamo le menti logiche.
Ponte e libertà!
IL PONTE SULLO STRETTO di Giacomo Guglielmo
I FATTI
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è il proprietario della Stretto di Messina spa, società in liquidazione che è proprietaria del progetto definitivo del ponte sullo Stretto, che comprende anche i collegamenti viari e ferroviari in Sicilia e in Calabria. I lavori ebbero inizio nel 2011 e furono interrotti nel 2012 dal Governo Monti, che mise in liquidazione la Stretto di Messina e la privò di 1.2 miliardi di euro di fondi FAS (ora FSC) destinandoli ad altri lavori, in particolare al terzo valico del Giovi, per risparmiare 8 minuti tra Milano e Genova. L’interruzione unilaterale dei lavori da parte del Governo Monti ha prodotto un danno di 900 milioni di euro, pari alla penale che la SdM (e quindi il ministero dei Trasporti) dovrà pagare a Eurolink, l’impresa che avrebbe dovuto realizzare l’opera. Da sottolineare che nel resto del Paese è ormai acclarato che sotto i mille km di percorrenza l’alta velocità sta rapidamente sostituendo gli aerei, ormai usati solo dagli stranieri, dai siciliani e dai sardi.
ASPETTI TECNICI
Quello del ponte sullo Stretto è un progetto definitivo con specifiche funzionali di 7.1 Richter per i sismi (magnitudo massima di terremoti che si possono verificare nell’area dello Stretto vista la lunghezza della faglia) e 91 m/s (oltre 320 km/h) di forzanti da vento a fronte di una intensità massima misurata negli ultimi 30 anni pari a 177 km/h. Ciò premesso, questi calcoli sono stati sottoscritti dai migliori progettisti di livello mondiale, tra i quali il professor Diana e il professor Zasso (entrambi del Politecnico di Milano, Zasso è anche direttore della Galleria del Vento dello stesso ateneo, laboratorio che ha studiato tutti i ponti più avanzati del mondo che già sfruttano il modello aerodinamico previsto per il manufatto messinese). Questi calcoli del progetto definitivo sono stati validati dagli enti di legge nazionali e internazionali, per cui nessun ingegnere al mondo può negare la fattibilità tecnica dell’opera senza essere screditato dalla comunità scientifica ingegneristica mondiale o condannato per diffamazione, come già è successo all’ingegner Calzona.
COSTO
Il progetto prevede un costo di 3.9 miliardi comprensivo dei raccordi stradali e ferroviari in Sicilia e in Calabria, una parte (la variante di Cannitello) è già stata realizzata.
TEMPI DI REALIZZAZIONE
I tempi di realizzazione previsti sono di 70 mesi (comprensivi di espropri), mentre per la costruzione del ponte saranno necessari 48 mesi. Una volta inaugurato, tenendo conto del vento misurato negli ultimi 30 anni i giorni di apertura saranno 365 su 365. Come in autostrada, si ipotizza qualche rarissima eccezione per mezzi telonati.
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