Porto di Catania: la “battaglia della poltrona”

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Tanti sognano, tutti o quasi negano, ma chi ambisce alla successione a Santo Castiglione? E se l’attuale commissario straordinario finisse per diventare lui il nuovo Presidente?

di iena marinara Marco BenantiChi si pappa la poltrona dell’Autorità Portuale? A Catania da mesi e mesi in tanti sospirano, vogliono, ambiscono. Ma, in segreto, o quasi. Ufficialmente, nessuno o quasi vuole quella bella poltrona, che da poche settimane è stata lasciata da Santo Castiglione.Ma diciamo la verità: chi la voleva? Vi ambiva l’ex Procuratore della Repubblica Vincenzo D’Agata. A noi ha sempre negato la circostanza. Una smentita giornalistica. Niente da fare. La sognava probabilmente anche Massimo Sapienza, stimato professionista e segretario generale dell’Autorità Portuale. Ma è andata male, anche per lui.E allora? Che fare? La nomina prevede un percorso articolato. E tutto passa da Roma. E meno male, sennò chissà cosa sarebbero successo.La procedura prevede altresì le indicazioni degli enti locali. Allora, la Provincia Regionale di Catania ha indicato da tempo il prof. Guglielmino, esperto di logistica. La Camera di Commercio di Catania aveva già indicato Pino Bulla, esperto del settore trasporti. Sembrava questa l’indicazione. Ma cosa è successo? Durante il commissariamento dell’ente camerale, il commissario Fausto Piazza ha –come dire- “allargato” la platea delle indicazioni: accanto a Bulla, così sono spuntati i nomi dell’avv. Angelo Attaguile, già presidente del Catania calcio, già presidente dell’Iacp di Catania e dell’imprenditore Nico Torrisi, attuale ad della Sac .Di qui un caso: parrebbe che Bulla abbia fatto ricorso al Tar. Ma non è finita: e il comune di Catania? Per mesi e mesi l’amministrazione Stancanelli –con stile inconfondibile- ha “dormito”. Niente indicazioni. Poi qualche giorno dopo la fine del mandato di Santo Castiglione, quando già all’Autorità Portuale era arrivato –nominato dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera- il commissario straordinario Cosimo Aiello, ha fatto il suo nome. Quale? Cosimo Aiello! Tombola!Aiello è balzato agli onori della cronaca per essere andato, nel marzo del 2011, quando era capo di gabinetto dell’assessore regionale alla funzione pubblica Caterina Chinnici, in pensione alla veneranda età di 51 anni, con trent’anni di contributi, grazie alla legge 104. Non solo: dopo sei mesi dal pensionamento, l’assessorato gli diede una consulenza (a titolo gratuito).E ora i beneinformati dicono: potrebbe essere davvero lui il nuovo presidente! Infatti, sembra proprio che Aiello si stia comportando da Presidente, in pectore. Ma attendiamo gli eventi. Siamo in Sicilia, dove tutto è possibile.

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Redazione Iene Siciliane

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