PP, Politica Piddì, clamoroso: parla il candidato alla segreteria catanese Mauro Mangano. E si capisce quello che dice!


Pubblicato il 17 Ottobre 2013

Dopo gli anni dei “contorsionismi verbali” di Luca Spataro, novità dal mondo democratico: si comprende quello che scrivono. Ecco l’ultimo comunicato:
a cura di iena plebea
“CONGRESSO PROVINCIALE PD. IL CANDIDATO ALLA SEGRETERIA MAURO MANGANO: “BUONA AMMINISTRAZIONE, RADICAMENTO SUL TERRITORIO E RINNOVAMENTO DEL PARTITO ASSI PORTANTI DEL MIO PROGRAMMA”.

Domani alle 17 a Palazzo Platamone Mauro Mangano presenterà il suo documento programmatico insieme al sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta.

Parte la corsa per l’elezione del nuovo segretario provinciale del Partito Democratico. All’antivigilia della prima tornata di consultazione nei circoli, il candidato Mauro Mangano parla delle prove che attendono il Pd catanese. “La sfida che il Partito Democratico affronta in questo congresso è quella della sua riforma, del suo rilancio attraverso una declinazione nuova della sua identità di moderno partito progressista”, afferma il sindaco di Paternò, candidato alla guida del Pd etneo. “Il 2013 ha visto il PD cimentarsi con numerose sfide elettorali, prima fra tutte quella nazionale, che gli hanno consegnato il difficile compito del governo – continua Mangano – anche nella provincia di Catania il centrosinistra è tornato alla guida di tante amministrazioni locali, il tema di questo congresso deve essere quello di far vincere al PD questa sfida di governo”. Il partito della nostra provincia deve riuscire nel salto di qualità che le vittorie amministrative gli impongono: la buona amministrazione, il radicamento sul territorio, la promozione di una nuova classe dirigente dovranno essere gli assi su cui deve camminare il PD etneo, sapendo che per questo percorso le sue radici sono fondamentali e necessarie, ma non sufficienti”. “La mia candidatura dimostra anche questo nuovo codice genetico del partito e nasce non da una logica di appartenenza, ma da una valutazione comune di tanti aderenti al Pd”.
I circoli sono lo strumento su cui investire maggiormente per la crescita del partito – afferma ancora l’esponente del Pd – Essi non possono essere più soltanto i luoghi dell’incontro degli iscritti, ma devono essere le antenne, i ricettori, che il partito ha sul territorio per entrare in connessione con i bisogni di base non semplicemente del nostro elettorato, ma di tutti i cittadini.. “La nostra idea di partito è quella di un soggetto plurale che discuta e che sappia mettere a sintesi le sue sensibilità, capace di accogliere e includere tutti coloro che vorranno contribuire a rafforzare il centrosinistra, i progressisti e il Partito Democratico”.”

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