Processo Iacp Catania: domani la prima udienza. E tutti vissero felici e..silenti!


Pubblicato il 29 Febbraio 2012

Imputati dirigenti, dipendenti e beneficiari di case popolari. Uno spaccato reale di com’è gestita la cosa pubblica sotto l’Etna. E di come la “società civile” e quella politica si “occupano” di questi temidi Iena Benanti

La vergognosa gestione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania arriva, domattina, a processo, davanti ai giudici (Presidente Rosalba Recupido, a latere Bacianini e Cannella) della terza sezione penale del Tribunale di Catania.Alla sbarra per la malagestione dell’ente dirigenti, dipendenti dell’Iacp e beneficiari di case popolari.Nello scorso dicembre, il gup Francesca Cercone, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha rinviato a giudizio il direttore generale dell’Iacp catanese, Santo Schilirò Rubino, il figlio di questi, Ettore Schilirò Rubino, altri quattro dipendenti, Anna Tusa (oggi in pensione), Adele Fiorello, Giuseppe Caruso, insieme a sei beneficiari di case popolari, Orazio Sicali (anch’egli dipendente dell’Ente in questione), Nino Santoro, Carmelo Sicali, Agata Romeo, Carmela Bergamo e Gaetano Maravigna.La richiesta era stata avanzata dal pubblico ministero Andrea Bonomo che, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, ha chiesto il rinvio a giudizio –a vario titolo – per abuso d’ufficio, truffa, falsità ideologica.In sintesi risulta dalle indagini che dallo Iacp di Catania, diretto da Santo Schilirò Rubino, eludendo leggi e regolamenti, siano state assegnate illegittimamente case e botteghe anche a dipendenti e/o parenti degli stessi.Tale richiesta, come è noto, è stata preceduta dall’invio da parte della Procura della Repubblica di Catania di un rapporto alla Corte dei Conti di Palermo in cui si stima un danno erariale di oltre trenta milioni di euro (ma fonti qualificate indicano una cifra superiore) per una cattiva gestione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania.Nel processo l’istituto ha preannunciato la sua costituzione di parte civile. Insomma, l’Iacp contro suoi dipendenti, a cominciare dall’ex direttore generale Santo Schilirò Rubino, dimessosi da questo incarico alla vigilia di Natale, ma nello stesso tempo autonominatosi dirigente dell’area contabile. Ma c’è di più: dopo le sue dimissioni chi è il direttore generale dell’Iacp? Domanda delle cento pistole: perché il direttore generale all’Iacp da quelle dimissioni non c’è! Lo staranno cercando? O meglio, lui, il leggendario Schilirò Rubino, ancora a gennaio, sembrerebbe che abbia continuato a firmare la posta in uscita apponendo il suo visto sotto la dicitura “direttore generale”! Naturalmente, tutto questo avviene sotto gli occhi del commissario ing. Leone. Ma non è finita: questo scempio di gestione continua in una città che, tranne pochissime voci, resta silente ed indifferente, per poi “scoprire” –ogni tanto- che il problema della casa a Catania è un dramma autentico. Ma non sarà tutta colpa del “destino cinico e baro”? Oppure la conseguenza di scelte politiche e amministrative scellerate?Nel novembre scorso, dopo un comportamento fatto più che altro di silenzi, persino il Pd ha ritenuto dover intervenire sulla gestione dell’Iacp, annunciando che avrebbe dato assistenza legale alle famiglie danneggiate dalla mala gestione dell’ente. Siamo sicuri che domani questo impegno troverà concreta dimostrazione. Come siamo sicuri che domattina tanta gente perbene, tanta società civile vorrà assistere al processo. In modo disinteressato, senza nemmeno una costituzione di parte civile, come talora accade per i processi antiracket. In nome sempre della legalità, ci mancherebbe e naturalmente dell’impegno civile.A proposito di solerzia e di impegno come dimenticare il comportamento dell’assessore regionale alle infrastrutture Pietro Camillo Russo, che, qualche mese fa, ha scritto alla Procura di Catania denunciando quanto accade all’Istituto. Da qualche settimana, l’assessore ha “perso la parola”: niente, non risponde. Nella migliore tradizione della commedia all’italiana, Russo, con tutto il governo regionale, ora farà lo gnorri?


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c’è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente il 23 febbraio 2025: il Papa non sta tanto bene, il mondo pure, ma dalle parti di ienesicule si festeggia lo stesso. “Che gente! Privi di senso dell’opportunità” -dirà qualcuno. Ma questo qualcuno non sa che sono arrivati anche per […]

1 min

Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]

6 min

Documento diffuso in occasione della conferenza stampa di stamattina dell’associazione. “IL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL PORTO: siamo sicuri che ci porterà dei vantaggi? In questi mesi i mezzi d’informazione ci hanno illustrato un avveniristico Piano Regolatore del Porto (PRP). A qualcuno sarà venuta in mente Barcellona o Genova, rinate con il rinnovamento del porto. Ma […]

4 min

Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per il contenimento del randagismo COMUNICATO STAMPA Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per […]