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Procura di Catania: il dott. Giovanni Salvi s’insedia già domani mattina?
Pubblicato il 10 Novembre 2011
Marco Benanti, iena ansiosa
Secondo indiscrezioni raccolte in giornata presso gli uffici giudiziari catanesi il nuovo procuratore capo di Catania, il dott. Giovanni Salvi, potrebbe insediarsi già domani mattina.
Salvi era in lizza con altri due candidati Giovanni Tinebra, Procuratore Generale a Catania e Giuseppe Gennaro, sostituto procuratore della Repubblica, superato 13 a 11 da Salvi.
Ricordiamo che la nomina è arrivata dopo tre rinvii per attendere il parere dell’ufficio studi di Palazzo dei Marescialli, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato il via libera a poter partecipare a incarichi direttivi superiori anche a quei magistrati che rivestono una carica da meno di tre anni.
Giovanni Salvi, nato a Lecce nel 1952, è stato pretore in Monza dal 1980. Suo fratello Cesare è stato Ministro del Lavoro. Dal 1984 sostituto procuratore a Roma, ha fatto parte di un gruppo di lavoro sul terrorismo (a partire dallo stesso 1984) e poi anche della DDA, sin dalla sua costituzione: fa ora parte anche del gruppo di lavoro sulla criminalità informatica. Si è particolarmente occupato sin dal 1986 dell’informatizzazione degli archivi della criminalità organizzata.
Ha anche pubblicato scritti sulla corruzione, sulla criminalità organizzata, sul processo penale, sull’ordinamento giudiziario (tra gli altri, per Cassazione Penale, Legislazione Penale, Giurisprudenza Italiana, Questione Giustizia, Mondadori, Utet).Ha fatto parte della Commissione ministeriale (Conso) per l’adeguamento del codice di procedura penale riformato. Ha fatto parte della missione delle Nazioni Unite per la verifica degli accordi di pace in Guatemala (relativamente al rafforzamento delle istituzioni giudiziarie) e ha diretto la missione in Tajikistan per la costituzione di una struttura per il contrasto alla criminalità organizzata; tale ultimo lavoro è stato da ultimo valutato da una missione ispettiva delle N.U. come eccellente, indicandolo come modello per i futuri interventi delle N.U.
Dal 1993 ha iniziato a impegnarsi nell’ANM, venendo eletto al C.D.C. e divenendo vicesegretario generale e poi vicepresidente dell’Associazione.
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