Nell’area nell’ultimo periodo sono stati avviati diversi interventi da parte della amministrazione comunale anche a seguito di sollecitazioni da parte della associazione. Sono state riqualificazione le piazzette limitrofe con l’istallazione di arredi urbani che di fatto hanno impedito il parcheggio selvaggio, successivamente è stata la volta della pedonalizzazione dell’area antistante il sagrato, poi la ristrutturazione dei tre grandi portoni della chiesa di San Nicolò l’Arena risalenti agli inizi del XIX secolo con i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno e la messa a dimora degli alberi grazie ai fondi della democrazia partecipata.
“Già l’anno passato il nostro circolo aveva messo a dimora numerose piante di pitosforo, parte delle quali non ha però resistito alla calura estiva – spiega Davide Ruffino segretario organizzativo del circolo di Legambiente Catania – “ per questo domenica 9 gennaio alle ore 10.00 ci siamo dati appuntamento con i residenti del quartiere ed anche con i ragazzi del liceo classico Spedalieri e dell’istituto Lombardo Radice per rimetterne altre a dimora e ridare decoro alle aiuole che nel frattempo oggi appaiono sporche ed abbandonate. La nostra speranza è che gli uffici comunali competenti le irrighino con costanza, anche se noi le abbiamo affidate ai residenti e commercianti della zona, oltre che ai ragazzi del vicino liceo Spedalieri. Cittadini e pubblica amministrazione devono prendersi cura degli spazi urbani insieme senza fare scarica barile. È questa la nostra idea di città”.
L’acquisto delle piante è avvenuto grazie a cittadini sensibili alle tematiche ambientali che hanno donato attraverso il crowdfunding della piattaforma di Laboriusa e ad alcune aziende come Suzuki Village e OkiDoki Catania.
“Il progetto “Cento alberi per Catania” -dichiara la presidente del circolo Viola Sorbello – “non ha solo lo scopo di mettere a dimora alberi ma, soprattutto, di innescare processi di partecipazione dei cittadini alla riqualificazione del territorio urbano, pezzo per pezzo, quartiere per quartiere. Il progetto è studiato con modalità di coinvolgimento diretto dei residenti ma anche di organismi sociali che operano nei quartieri come le scuole, le parrocchie, le aziende. La città può recuperare il degrado e la pessima qualità della vita, certificata da tutti i report e le classifiche stilate in materia, solo se comprende che il bene comune va tutelato e curato direttamente senza deleghe in bianco alla politica. Ed è per questo che il progetto “cento alberi per Catania” dell’associazione catanese è stato premiato in occasione della presentazione del Rapporto Ecosistema Urbano a Mantova del 2019”.
Davide Ruffino conclude – In una città che in termini di qualità della vita continua a deludere i cittadini devono essere pronti a fare la propria parte, il riscatto di una comunità parte innanzitutto da noi stessi come diceva Kennedy :“non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”.
Davide Ruffino.
“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c'è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente…
Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall'associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il…
Documento diffuso in occasione della conferenza stampa di stamattina dell'associazione. "IL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL…
Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA…
Comune di Catania Ufficio Stampa 20.02.2025 Castello Ursino, parziale rimodulazione orari di accesso veicolare nel…
COMUNICATO STAMPA Biblioteca Navarria Crifò: domani, venerdì 20 febbraio a Catania la presentazione del libro…