AUTORE: I CRUSCANTI DELLA GLOCK
BASTA CON IL “POLITICAMENTE CORRETTO”, L’ EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA NON PU0’ FERMARE L’ARTE E IL SUD MALTRATTATO DAL NORD COLONIALISTA!
PROPOSTA IENESICULE: GIANNI CELESTE AL FESTIVAL DI SANREMO 2025
BASTA CON IL “POLITICAMENTE CORRETTO”, L’ EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA NON PU0’ FERMARE L’ARTE E IL SUD MALTRATTATO DAL NORD COLONIALISTA!
Sulla scia del successo del genere neomelodico, come riconosciuto legittimamente dall’Italia del 2024, che si è esaltata per l’arte di Geolier, è tempo di scelte culturali conseguenti.
Mettendo di lato le ingenerose critiche sollevate su presunti “modelli culturali sbagliati”, critiche figlie probabilmente dell’invidia sociale per chi ha successo e soldi, insomma per i vincenti, magari con abito e Glock d’ordinanza, seppure provenienti da un’area, quella napoletana, da sempre vittima del colonialismo del Nord, è tempo ora di decisioni forti e coerenti. Coerenti con il contesto generale di un’Italia in uno dei suoi momenti più alti della sua millenaria vita culturale.
Per questo, sarebbe puerile non mancare alcune occasioni, come dire, storiche. Come quando il popolo italiano decise addirittura di non rinunciare al divorzio, scelta avveniristica, oggetto di legittima critica da campioni del progressismo sociale come Amintore Fanfani.
O come sempre lo stesso popolo visse le emozioni esaltanti, storiche, di “Italia ’90”, malgrado l’errore di Zenga e il successivo trauma della sconfitta e dell’aumento dell’inflazione.
O come, sempre per rimanere in tema di momenti indimenticabili, quando Silvio Berlusconi “scese in campo” per salvare l’Italia del comunismo e dalle vittorie in serie del Napoli e dell’Inter.
Allora, ricordando -seppur sommariamente- questi “momenti di gloria”, è tempo di lanciare proposte culturali adeguate: per questo, ienesicule propone per il prossimo Sanremo la figura di Gianni Celeste, star del neomelodico in lingua napoletana. Un artista a tutto tondo che può gareggiare, in un entusiasmante testa a testa, con i nuovi emergenti di questo genere, in un crescendo rossiniano di sonorità e contenuti culturali da Accademia della Crusca.
Il messaggio di riscatto sociale del Sud contro il Nord colonialista e juventino (come testimoniato dai cori cultural-calcistici del qualificato popolo di Geolier) non si deve fermare.
Anche per questo un momento fondamentale della vita culturale italiana come il Festival della Canzone Italiana non può non portare sul suo palco un “Francesco Petrarca del Sud” come Gianni Celeste.
Passione raffinata, concetti dolci e romantici, parole che vanno dritte al cuore e talora alla cintura, sono soltanto alcuni degli elementi del successo artistico di Celeste. Un “Povero Gabbiano” in realtà di grande successo, come testimoniato dai “like” e dalla condivisione popolare dei social, strumento di democrazia.
Ienesicule non ha dubbi: Gianni Celeste a Sanremo 2025 è un altro passo verso la riconferma che l’Italia è sulla strada giusta: a conferma della sua tradizione letteraria che da Dante a Geolier, non trova ostacoli –interessati e nordisti- che possano fermarne lo slancio.
Satira.
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