di iena politica
Con i cinquecento militanti radunati in piena estate a Montalbano Elicona, che sarà pure il borgo più bello d’Italia ma richiede un atto di passione per raggiungerlo vista la considerevole distanza, l’on. Angelo Attaguile, segretario nazionale e coordinatore in Sicilia di ‘Noi con Salvini’, è riuscito senza dubbio a far salire il termometro politico di questa già calda stagione.
Sembra un maestro di scacchi Angelo Attaguile, capace, con la sua pacata determinazione, d’incassare uno storico sì, peraltro convinto, di Matteo Salvini e della Lega a sostenere il progetto del Ponte sullo Stretto abbandonato dai governi di sinistra, ma ancher di avviare un interessante dibattito, prima culturale che politico, lanciando la candidatura a governatore di Sicilia del giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco. Un Attaguile però che a scanso di equivoci è chiaro sin dall’inizio del suo lungo e applaudito intervento: “L’ho chiesto personalmente a Pietrangelo Buttafuoco due mesi addietro ma mi ha detto di no perché preferisce dedicarsi al giornalismo e alla scrittura. Ritengo però -ha concluso Attaguile che a fianco a se aveva l’on. Giancarlo Giorgetti e l’economista Armando Siri- che tutti noi dovremmo andare in pressing su Buttafuoco per convincerlo ad accettare la nostra proposta perché lo ritengo la persona giusta per guidare la nostra Isola”.
Così, mentre la politica siciliana continua ad offrire scandali giudiziari e balletti di poltrone, il leader siciliano di ‘Noi con Salvini’ si ritrova al centro di un dibattito assai interessante che non può che suscitare delle profonde riflessioni specie dopo le parole lanciate su Facebook da Giorgia Meloni, a capo di Fratelli d’Italia-An, che ha criticato la proposta di Angelo Attaguile di candidare l’autore di ‘Buttanissima Sicilia’ alla guida della Regione Siciliana, con una presa di posizione che ha spiazzato, in un senso o nell’altro, davvero tanti:“Pietrangelo Buttafuoco è senza dubbio un validissimo intellettuale e una icona della destra -commenta la Meloni- lo considero un mio amico, ma in estrema sincerità non credo sia una buona idea candidare alla guida della Sicilia una personalità che ha deciso di convertirsi all’Islam. Ognuno è libero di professare la religione che vuole, ma credo che in questi anni l’Italia e l’Europa debbano rivendicare le proprie origini greche, romane e cristiane davanti a chi vorrebbe spazzarle via”.
Per la Meloni, quindi, un sicilianissimo, capace, colto, onesto, che ha una vera professione e non ha mai vissuto di politica (a differenza della maggior parte dei politici siciliani che non hanno mai lavorato un solo giorno), profondo conoscitore del sistema politico siciliano e delle sue irreversibili patologie, coraggioso critico di Rosario Crocetta, qual è Pietrangelo Buttafuoco, in realtà non sarebbe un buon candidato perché convertito alla fede islamica. E la Meloni ci da sotto concludendo con un: “Non vorremmo dare un segnale di resa ai fanatici che rimpiangono il passato dominio arabo e musulmano sulla Sicilia. Se la Lega Nord e Matteo Salvini vorranno avere il primato di candidare un convertito all’Islam, per quanto ottimo scrittore e intellettuale, a governatore della Sicilia, Fratelli d’Italia non potrà essere della partita“.
E rientrato dall’estero è lo stesso Pietrangelo Buttafuoco, da intellettuale punto di riferimento della destra italiana, a provare ad “illuminare” Giorgia Meloni: “Io faccio politica, me ne rendo conto, ma con i miei libri e con i miei articoli. Non sono adatto al mercato elettorale dove la pur formidabile Meloni è poi costretta ad argomentare da pezzente per salvaguardare il proprio orticello”. E poi, ancora a proposito della dichiarazione rilasciata dalla Meloni: “una cosa è vera, da saraceno quale sono ho perso i diritti civili, ho guadagnato i doveri della verità e perciò non posso non segnalare alla pur formidabile Meloni il suo errore blu in storia: la Sicilia islamica fu l’esempio più alto di civiltà del Mediterraneo. Le regalerò Il Canzoniere di Ibn Hamdis, il più potente canone poetico della letteratura italiana in lingua araba (ebbene sì). A ogni modo. Governatore io no, ma se si libera un posto da emiro un pensierino glielo dedico” (dichiarazioni rilasciate da Pietrangelo Buttafuoco al quotidiano ‘Libero’).
Che dire, la mossa dell’on. Angelo Attaguile fa emergere, tutto ad un tratto, che c’è più civiltà tra i salviniani che altrove. E le parole di Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Padania, sono di piena approvazione per l’iniziativa di Angelo Attaguile: “Pietrangelo Buttafuoco candidato presidente in Sicilia? È una proposta di Noi con Salvini, so che lui ha detto che non vuole e lo capisco. Lo stimo moltissimo come persona e come intellettuale e giornalista, è una delle teste più lucide che ci sono in Italia”.
E al conduttore che gli ricordava le polemiche relative al fatto che la Lega sostenga un convertito musulmano, Salvini ha replicato: “Fossero tutti come Buttafuoco i musulmani non avremmo più problemi nel mondo. Lui è una delle persone più miti e gentili che io abbia mai conosciuto”.
Ps Il collage in primo piano è stato realizzato da Giuseppe Castelnuovo di Canicattì
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