Provincia Catania, indagine FG su spese gruppi, Antonio Tomarchio (Comunisti Italiani): ” I soldi tornino alla collettività, nel caso si dimostrino abusi”

Anche sotto l’Etna fanno discutere i cosiddetti “costi della politica”. Ecco cosa ci ha risposto il consigliere provinciale Antonio Tomarchio del gruppo “Comunisti- Idv”(nella foto di qualche tempo fa con Valerio Marletta)…Di iena politica marco benanti

Consigliere Tomarchio cosa ne pensa dello scandalo -o presunto tale- delle spese dei gruppi consiliari alla Provincia di Catania?Più che uno scandalo mi sembra un argomento su cui si chiede chiarezza e assunzione di responsabilità. Il caso scoppiato nel Lazio ha focalizzato e concentrato le attenzioni dei media e dei cittadini su una tematica che tocca anche la Provincia di Catania che contempla nel proprio bilancio le somme di pertinenza dei gruppi consiliari.

Il giornalista Antonio Condorelli ha fatto un’inchiesta su “S” in cui ha scritto di decine e decine di spese di ogni tipo dei gruppi, da destra a sinistra. Non la fa arrossire tutto questo? Cosa ne pensa di quest’inchiesta?Non avevo notato la firma del giornalista ma avevo ben notato l’errore grossolano con cui si è impaginato il pezzo confondendo, tra l’altro, la foto di alcuni. Dovrebbe forse arrossire chi non ha amplificato la denuncia che abbiamo fatto in aula consiliare lo scorso 29 novembre 2011. Vi invito a cercare sul sito web della Provincia, questa seduta consiliare che ci ha visto in prima linea a contestare l’incremento di alcune poste in bilancio. Penso che l’inchiesta sia a rimorchio dei fatti nazionali e che non si liquida la vicenda dicendo che le spese sono da destra a sinistra. I gruppi consiliari dovrebbero avere diverso trattamento? Non credo proprio, e le somme che si compongono in proporzione al numero di consiglieri di ogni gruppo vanno viste rispetto ai fini connessi con l’attività istituzionale cosi come la legge vuole.

Ma perchè consigliere queste spese, anche piccole, non le sostenevate voi consiglieri di tasca vostra? Perchè farsi pagare anche i servizi giornalistici?Piccolo è il fondo se ripartito all’interno del gruppo in modo equo. Piuttosto ritengo che l’idea di mantenere il fondo ad ogni costo, come ho sentito dire in commissione bilancio, aumentando persino l’imposta Rc auto sarebbe davvero fuori luogo. I servizi giornalistici a pagamento sono anch’essi da considerare un orrore specie se si tiene conto che a Catania e Provincia diverse manifestazioni o iniziative pressoché inutili e spesso mal riuscite vengono pompate mediaticamente, un’altra pratica che si lega a atti deliberativi che contemplano uffici stampa di pertinenza o decine e decine di migliaia di euro per la loro divulgazione a mezzo stampa. Quando ho presentato la borchure cartacea (http://ioparteggio.blogspot.it/)che sintetizza e schematizza la mia attività istituzione ho impegnato somme, sempre proporzionalmente inferiori, per diffonderne la notizia in spazi dedicati. Ho voluto dare dal 2009 il segnale doveroso della rappresentanza svolta.

Fra le spese ci sono anche viaggi in Italia e all’estero: non le pare troppo?Io ho mantenuto i costi delle missioni istituzionali abbastanza bassi. Mi si contestano 582 euro per aereo, albergo, pranzo, cena, ecc. spesi a Firenze in occasione di una mostra dell’artigianato a cui l’ Ente ha partecipato promuovendo e sostenendo artigiani della nostra Provincia. Si può andare in missione e spendere molto meno di 1000 euro ma non dubito che ci possa essere chi ne spende molto di più. Ad ogni modo ci stiamo riferendo ad un fondo limitato per i consiglieri e illimitato (di fatto) per assessori, dirigenti e Presidente.Voi della sinistra comunista spesso evocate la “questione morale”: questa situazione non la imbarazza? Non pensa che in questo periodo di crisi, con le famiglie con gravi problemi economici, bisognerebbe dare l’esempio? Insomma, consigliere ci sono nuclei familiari che anche mille euro le vedono ogni tre o quattro mesi, questo non le suscita riflessioni?Dovreste riprendere la lezione di Enrico Berlinguer e capirete che la questione morale è innanzitutto annidamento sistematico nelle istituzioni, pratiche del sottogoverno che ci hanno portato a rompere persino con il resto dell’opposizione e ci vedono sempre pronti a contestarle. La continua richiesta di sacrifici che viene indirizzata dai governanti ai cittadini richiede che la politica dia l’esempio. Le ripeto che daremo battaglie per non ripristinare un fondo aumentando le tasse indirette e se vuole le preannuncio che bloccheremo i lavori d’aula in attesa che venga fatta la cronaca dei fatti al momento giusto.Il suo collega Valerio Marletta, persona stimata e appassionata, perchè ha accettato un rimborso di 108 euro per “acquisto prontuario degli agro-farmaci”?Nella mia città l’agricoltura è quasi sparita, nel territorio che ha eletto Marletta è ancora un settore economico portante. Conosco il mondo agricolo ma ho sempre notato che Valerio ne sottolinea particolari importanti e ne segue le evoluzioni dal punto di vista normativo, del mondo bracciantile e delle cause che determinano le calamità o le crisi.Cosa si attende dall’indagine della Guardia di Finanza?Non so cosa emergerà ma non posso non pensare a cifre legate a missioni istituzionali o UPI che possono essere comprese tra forbici molto ampie. A me qualcuno ha detto spesso che dormo nel sacco a pelo.

Ultima domanda: l’ipotesi di restituire tutte le spese alla collettività, con un gesto politico nel senso nobile del termine, non sarebbe una soluzione eticamente da sostenere?Sarebbe doveroso se si sono perpetrati abusi che in passato hanno avuto questa come conseguenza. Sarebbe giusto vincolarli ad un intervento ben definito perché se finissero nel calderone rischierebbero di essere riutilizzati per uno dei tanti buffet o per far apparire avanzi di amministrazione fittizzi.