PROVINCIA DI CATANIA: CASTIGLIONE JOKER, SULLA PELLE DEI PROFESSIONISTI

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Diceva Mike Bongiorno ai concorrenti dei suoi famosi telequiz: “vuole la uno, la due o la tre (di busta, s’intende)?”  Una frase del “mitico” Mike, che, per metafora, potrebbe essere utilizzata per quanto fa (o non fa?) il Presidente della Provincia Regionale di Catania Giuseppe Castiglione.
Dove? In quale “materia”? In quella di esperti. Ufficialmente Castiglione ci ha spiegato “potrei avere cinque esperti e invece ne ho appena due. La Provincia di Catania è ben al di sotto dei parametri imposti dalla “Legge Brunetta”. Un esempio di ente virtuoso che ha eliminato gli sprechi”.
O meglio ne ha tre: oltre al “superconsulente” Letizia (per ironia della sorte con un cognome che ricorda -ma è solo una coincidenza- un capitolo della “Love Romance” infinita del Premier), ci sono l’avv. Basile e Totò Leotta, già segretario della Cisl di Catania e già avversario -per il Pd- di Castiglione nelle elezioni del 2008. Un eclettico personaggio Leotta, che ha finito poi per accettare la proposta del centro-destra dopo la sconfitta, quando i suoi “sostenitori” sono pressocchè scomparsi.

E’ quanto meno originale che il sindacalista, in pensione, Leotta, coordinatore della task force per il lavoro, con la sua riconferma abbia, sicuramente in modo involontario, provocato di fatto il licenziamento del quarto esperto, l’ormai ex capo ufficio  stampa Daniele Lo Porto, dopo oltre dieci anni di attività. Un sindacalista che “toglie” il lavoro ad una persona, sopratutto ad uno stimato professionista come Lo Porto: paradosso nel paradosso.Non voluto certamente dal simpatico Leotta, o meglio dallo stupefacente Totò.

In ogni caso, prossimamente vi proporremo degli importanti approfondimenti sulla questione degli incarichi di consulenza elargiti dalla Provincia Regionale di Catania negli ultimi dieci anni; vi parleremo nel dettaglio di alcuni incarichi e soprattutto di quanto è trapelato dopo la vistita degli ispettori ministeriali presso l’Ente di Palazzo Minoriti. Il settimanale “S”, infatti, in un’inchiesta a firma di Fernando Massimo Adonia ed Enrico Sciuto, nell’edizione andata in edicola lo scorso 23 aprile, ha anticipato che tra gli incarichi illegittimi – a detta degli ispettori ministeriali – vi sarebbero anche tre persone nominate dall’attuale presidente della Provincia Regionale di Catania, Giuseppe Castiglione. Nel mirino anche i consulenti nominati a titolo gratuito (l’esame riguarda anche le precedenti gestioni): Antonino Razza, ad esempio, che – sempre secondo quanto scrivono “S” e “LiveSicilia” non avrebbe avuto alcun contratto con l’Amministrazione provinciale, ma avrebbe  ricevuto rimborsi spese per ‘ricariche telefoniche, scontrini di bar, ricevute di ristorante, materiale di cancelleria, bollette telefoniche e fatture telepass’. Leggi alla fonte su (http://www.livesicilia.it/2011/04/22/illegittimi-i-consulenti-alla-provincia-su-s-la-relazione-segreta-su-lombardo/).

Tra i consulenti nominati da Castiglione e passati sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori ministeriali ci sarebbe anche, giusto giusto, il napoletano Giuseppe Letizia.  
Marco Benanti

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Redazione Iene Siciliane

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