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Provincia di Catania, il presidente del Consiglio provinciale Giovanni Leonardi: “Caso Sangiorgi, tanto rumore per nulla”
Pubblicato il 24 Marzo 2012
Presa di posizione ufficiale del “numero uno” dell’assise di Palazzo Minoriti su una vicenda che fa discutere…
a cura di Iena Provinciale
Dopo l’ “uscita” del presidente Giuseppe Castiglione e la risposta di Sangiorgi, ecco quanto dichiara il presidente del Consiglio provinciale Giovanni Leonardi (nella foto):
“nella piena condivisione dei ragionamenti del presidente della Provincia di Catania sulla vicenda inerente il consigliere provinciale Antonino Sangiorgi, mi preme avanzare talune precisazioni. Sono assolutamente d’accordo con il presidente quando scrive che l’Ente non debba essere ‘anche solo sfiorato dal sospetto di contiguità con aree grigie della società’. In tal direzione sono sempre andati in questi ormai quasi quattro anni tutti i miei sforzi nel presiedere il Consiglio provinciale, la cui attività si è distinta per l’impegno antimafia e il supporto a 360° alla battaglia per la legalità nella nostra terra. Ricordo in tal senso l’istituzione di una commissione speciale appunto per la legalità che nell’arco della consiliatura ha incontrato associazioni antiracket, studenti, esponenti delle Forze dell’Ordine, elaborando numerose proposte che in Consiglio sono poi divenute atti di indirizzo per l’amministrazione Castiglione. All’interno dei bilanci di previsione, il Consiglio è poi riuscito anche ad individuare le risorse necessarie per una concreta azione antimafia.Tornando allo specifico della vicenda Sangiorgi e della presa d’atto delle sue dimissioni, mi preme evidenziare come la questione sia sostanzialmente gestionale e sia stata altresì purtroppo affrontata male dagli uffici competenti, con i quali personalmente nel corso degli anni ho sempre lavorato con lealtà istituzionale e grande spirito di collaborazione. Verrebbe proprio da dire tanto rumore per nulla.”
Continua Leonardi:”con la sua lettera e proposta di delibera di qualche giorno fa, infatti, il presidente Castiglione ha inteso fornire al Consiglio un atto d’indirizzo, per inciso totalmente in linea con il sentire del Consiglio medesimo, ma a ben vedere la questione si sarebbe dovuta affrontare e risolvere per tempo in maniera veloce con un semplice atto gestionale di non accoglimento della richiesta avanzata dal difensore di Sangiorgi. Atto gestionale (sul quale, lo sottolineo, non è competente il Consiglio) che, in forza sia della restituzione della delibera proposta dall’amministrazione sia del documento da me elaborato e sottoposto alla Conferenza di Capigruppo e da questa condiviso e sottoscritto, ormai è inderogabile. Occorre quindi che, con urgenza, gli uffici competenti redigano idonea proposta di delibera per definire in via ultimativa la delicata questione, in linea con quanto espresso dal presidente Castiglione sulla volontà dell’Amministrazione ‘contraria all’accoglimento dell’istanza del consigliere Sangiorgi’ “.
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