Puccio La Rosa(Fli) su comune Catania: “bilancio vuoto meglio tornare al voto”


Pubblicato il 21 Settembre 2011

Stanca

“A tre anni di amministrazione Stancanelli ormai siamo ‘A squagghiata da nivi”.
Con questa massima tutta catanese il vice presidente vicario del consiglio comunale Puccio La Rosa ha introdotto la conferenza stampa convocata per esprimere la posizione di Futuro e Libertà e dell’associazione culturale “La Contea” su bilancio 2011 del comune di Catania.
L’atto di programmazione presentato chiude il primo triennio d’amministrazione Stancanelli – ha commentato La Rosa – è dimostra con chiarezza la carenza d’interventi e d’azioni significative per lo sviluppo della città prodotte dall’attuale primo cittadino. Zero euro per la cultura, zero risorse per il turismo, meno 557000 euro per i servizi sociali nel settore chiave delle comunità alloggio e appena 1000 euro in favore degli oratori per l’attività di contrasto alla devianza minorile e al bullismo – spiega deciso Puccio La Rosa – dimostrano con evidenza come lo strumento contabile prodotto, pur essendo formalmente corretto, è vuoto dal punto di vista politico e di prospettiva amministrativa per la città.
Un bilancio, inoltre, – aggiunge il leader de ‘La Contea’ – che non tiene conto delle contrazioni prevista per il futuro degli stanziamenti nazionali, probabilmente già dal prossimo anno mancheranno fra i 40 e i 50 milioni di euro grazie al governo Berlusconi, e che oggi è chiuso per effetto dell’aumento delle tasse relative alla spazzatura (Tarsu), all’accisa sull’energia elettrica e alla dannosa imposta di soggiorno introdotta, in fretta ed in furia, in assenza di regolamenti applicativi chiari e puntuali.
Grave, inoltre, – prosegue La Rosa – che sul bilancio presentato manchino poste e previsioni su temi tanto sbandierati da sindaco ed assessori tecnici. Niente risorse, infatti, per il contrasto all’abusivismo commerciale e per lo sport, modestissimi stanziamenti per ripulire ed abbellire la città, carenza evidente di stanziamenti per il sostegno all’emergenza abitativa e alla marginalità sociale. Sorprendente ed assurdo poi – ammonisce Puccio La Rosa – lo stanziamento di novecentomila euro effettuato per controllare i varchi d’accesso del mercato di piazza C. Alberto.
Mi chiedo – prosegue La Rosa – se non è meglio dividere questa cifra agli abusivi chiedendogli di stare a casa? Con Futuro e Libertà e ‘La Contea’ – aggiunge La Rosa – presentiamo 26 emendamenti alla proposta di bilancio, non per fare opposizione e perdere tempo come qualche stolto in città diceva parlando della nostra volontà di bloccare il bilancio con centinaia di emendamenti, ma per accendere piccoli fuochi di speranza.
Interventi in favore degli oratori, per i giovani, per il comparto della sicurezza e dei vigili urbani, per l’ambiente, per il rilancio dell’imprenditoria, per l’area di sviluppo industriale (Asi), per la scuola e per il sostegno alle fasce deboli della città – precisa La Rosa – sono il nostro obiettivo. Una considerazione finale – chiude La Rosa – pensiamo che per il bene della città sia meglio tornare presto al voto. Ecco perché invitiamo le forze politiche tutte ad una riflessione: forse è meglio non votare il bilancio, arrivare allo scioglimento del consiglio comunale e quindi della giunta, e permettere a Catania di scegliersi un nuovo sindaco che la ami e la rispetti.

“A tre anni di amministrazione Stancanelli ormai siamo ‘A squagghiata da nivi”. 
Con questa massima tutta catanese il vice presidente vicario del consiglio comunale Puccio La Rosa ha introdotto la conferenza stampa convocata per esprimere la posizione di Futuro e Libertà e dell’associazione culturale “La Contea” su bilancio 2011 del comune di Catania.

L’atto di programmazione presentato chiude il primo triennio d’amministrazione Stancanelli – ha commentato La Rosa – dimostra con chiarezza la carenza d’interventi e d’azioni significative per lo sviluppo della città prodotte dall’attuale primo cittadino. Zero euro per la cultura, zero risorse per il turismo, meno 557000 euro per i servizi sociali nel settore chiave delle comunità alloggio e appena 1000 euro in favore degli oratori per l’attività di contrasto alla devianza minorile e al bullismo – spiega deciso Puccio La Rosa – dimostrano con evidenza come lo strumento contabile prodotto, pur essendo formalmente corretto, è vuoto dal punto di vista politico e di prospettiva amministrativa per la città. 

Un bilancio, inoltre, – aggiunge il leader de ‘La Contea’ – che non tiene conto delle contrazioni previste per il futuro degli stanziamenti nazionali, probabilmente già dal prossimo anno mancheranno fra i 40 e i 50 milioni di euro grazie al governo Berlusconi, e che oggi è chiuso per effetto dell’aumento delle tasse relative alla spazzatura (Tarsu), all’accisa sull’energia elettrica e alla dannosa imposta di soggiorno introdotta, in fretta ed in furia, in assenza di regolamenti applicativi chiari e puntuali.

Grave, inoltre, – prosegue La Rosa – che sul bilancio presentato manchino poste e previsioni su temi tanto sbandierati da sindaco ed assessori tecnici. Niente risorse, infatti, per il contrasto all’abusivismo commerciale e per lo sport, modestissimi stanziamenti per ripulire ed abbellire la città, carenza evidente di stanziamenti per il sostegno all’emergenza abitativa e alla marginalità sociale. Sorprendente ed assurdo poi – ammonisce Puccio La Rosa – lo stanziamento di novecentomila euro effettuato per controllare i varchi d’accesso del mercato di piazza C. Alberto. 

Mi chiedo – prosegue La Rosa – se non è meglio dividere questa cifra agli abusivi chiedendogli di stare a casa? Con Futuro e Libertà e ‘La Contea’ – aggiunge La Rosa – presentiamo 26 emendamenti alla proposta di bilancio, non per fare opposizione e perdere tempo come qualche stolto in città diceva parlando della nostra volontà di bloccare il bilancio con centinaia di emendamenti, ma per accendere piccoli fuochi di speranza.

Interventi in favore degli oratori, per i giovani, per il comparto della sicurezza e dei vigili urbani, per l’ambiente, per il rilancio dell’imprenditoria, per l’area di sviluppo industriale (Asi), per la scuola e per il sostegno alle fasce deboli della città – precisa La Rosa – sono il nostro obiettivo. Una considerazione finale – chiude La Rosa – pensiamo che per il bene della città sia meglio tornare presto al voto. Ecco perché invitiamo le forze politiche tutte ad una riflessione: forse è meglio non votare il bilancio, arrivare allo scioglimento del consiglio comunale e quindi della giunta, e permettere a Catania di scegliersi un nuovo sindaco che la ami e la rispetti. 


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