Bravissimi! La classe dirigente siciliana raccoglie un meritato successo, stavolta con la tradizionale classifica -redatta dal “Sol24 ore”- sulla qualità della vita: sei città dell’Isola negli ultimi dieci posti. L’ultima classificata è Caltanissetta, penultima Crotone, terzultima Foggia. A seguire c’è Enna al quartultimo posto, a seguire Vibo Valentia, Agrigento, Trapani, Messina, Isernia e Palermo. Nella top ten delle peggiori, dunque, c’è il capoluogo, al 98esimo posto, che precede di una posizione Catania. La prima delle siciliane per qualità della vita è Ragusa, all’ottantesimo posto, la seconda Siracusa, all’85esimo.
Ecco il commento di “Articolouno”:
FEDERAZIONE REGIONALE DI ARTICOLOUNO SICILIA
Qualita’ della vita 2019,le città siciliane e la Sicilia all’ultimo posto
Zappulla “in attesa di diventare bellissima in Sicilia si continua a vivere malissimo”
Il Sole 24 ore nella classifica della qualità della vita del 2019 colloca tutte le provincie siciliane negli ultimi 28 posti popolando le retrovie con Caltanissetta ben ultima delle provincie italiane, confermando – dichiara Pippo Zappulla Segretario regionale di Art1 – in tal modo la condizione pesante e grave di malessere economico e sociale .
La Sicilia ultimissima che precede in questo “straordinario primato “ la Calabria penultima. Neanche le altre province possono esultare considerando che la meglio piazzata è Ragusa all’80° posto, poi Siracusa al 90°, Catania al 97°, Palermo 98° posizione, 100 Messina, Trapani 101, Agrigento 102, Enna 105 e proprio all’ultimo posto il 107° Caltanissetta.
90 indicatori articolati ( verde, pulizia, lavoro, mobilità, etc) consegnano – afferma Zappulla – un disagio diffusissimo nelle nostre città siciliane che impone un radicale cambio di marcia e profonda rivisitazione delle politiche di tutte le amministrazioni e Sindaci.
E quando la condizione di bassa qualità della vita è così diffusa non può sfuggire l’incidenza delle mancante politiche regionali conclamate con l’ultimo posto della classificata occupato dalla Sicilia. Sono evidenti – afferma il segretario regionale – i problemi e le difficoltà finanziarie che vivono le giunte e le casse comunali così come, al contempo, la palese e grave inadeguatezza della giunta regionale.
Lo stesso governo regionale che ha dovuto prendere atto di un giudizio drammatico della Corte dei Conti sull’incapacità a gestire il disavanzo del bilancio della regione di 1 miliardo 103 milioni di euro. E se è vero che si pagano anche scelte finanziarie sbagliate del passato nulla è stato fatto dall’attuale governo siciliano per cominciare ad invertire la direzione di marcia.
Al presidente Musumeci dico – conclude Pippo Zappulla – che in attesa che diventi bellissima intanto in Sicilia si continua a vivere malissimo.
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