Quarta dose


Pubblicato il 21 Febbraio 2022

sotto prof. Iacobello

prof iacobello

DI GIUSEPPE BONACCORSI

Una levata di scudi contro la quarta dose di vaccino per gli immunodepressi. La presa di distanza arriva da diversi esperti catanesi nella lotta al virus che invitano alla cautela quando si parla di somministrazione di una ennesima dose di siero a mRna per gli immunodepressi.
Si tratta di un argomento molto delicato che in Italia riguarda non meno di tre milioni di persone e in Sicilia chiama in causa  centinaia di migliaia di fragili non ancora identificati dalle tabelle dell’Aifa come possibili destinatari di una ennesima dose di vaccino.
 L’Agenzia del farmaco alcuni giorni fa ha dato l’ok alla nuova campagna trovando però molte prese di distanza e distinguo in Italia, ma  anche in Sicilia alla sommnistrazione di una quarta dose. Per il prof Bruno Cacopardo primario di Malattie infettive del Garibaldi Nesima bisogna andarci cauti perché, spiega, una quarta dose potrebbe essere addirittura  controproducente. E aggiunge un sintetico… riferendosi anche a quello che, al contrario, un mese fa, proprio a Catania, aveva detto in un incontro alla Torre Biologica del Policlinico il presidente di Aifa, Il virologo Giorgio Palù.
Il docente di fama internazionale, intervistato, aveva asserito che  «c’è un principio in virologia che dice che se guardiamo la storia della vaccinologia i vaccini, per gran parte, vengono somministrati in tre dosi. La prima innesca la risposta immunitaria. Dopo un mese è necessario un richiamo che amplifica questa risposta e solitamente dopo 6 mesi-un anno c’è il terzo richiamo che produce la memoria che può perdurare anche per tutta la vita. Dare dosi ripetute – aveva spiegato Palù-  sappiamo in immunologia che può portare a quella che si chiama tolleranza immunitaria che potrebbe produrre una ipoergia o una anergia. Al di là di questo una quarta dose potrebbe essere utile solo per quei soggetti immunodepressi, soprattutto per i malati ematologici. Continuare con la quarta, quinta, sesta dose non ha più significato. Inoltre stiamo usando vaccini disegnati su un virus che circolava più di due anni fa. Quindi o aggiorniamo i vaccini o dobbiamo essere in grado di dare un vaccino pancoronavirus, in grado di coprirci da tutte le varianti».
Proprio sulla base di queste dichiarazioni il prof. Cacopardo aveva aggiunto che .
Allora le parole del presidente Aifa alla platea di esperti siciliani avevano sgombrato il campo dai possibili dubbi. Ma allora, secondo il presidente dell’Agenzia del farmaco, il via libera alla quarta dose deve essere previsto soltanto per i malati ematologici? Oppure nel corso dell’ultimo mese esistono studi scientifici aggiornati che allargano questa platea di immunodepressi e fragili destinatari della nuova dose?  E se fosse così  come mai non viene specificato chi è destinato alla possibile quarta dose?
Nel dibattito interviene il direttore del dipartimento Malattie infettive del Cannizzaro, Carmelo Iacobello: .
Il primario, dall’alto della sua esperienza, invita quindi alla massima cautela: .
Iacobello quindi invita le autorità sanitarie ad essere più chiare in questo delicato passaggio della battaglia pandemica. 

 

 
 

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