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Quella di Laura Boldrini sull’autocertificazione “inclusiva” non è una bufala
Pubblicato il 04 Aprile 2020
di iena marco pitrella
L’ha detto o non l’ha detto? La domanda che va domandata. Laura Boldrini, infatti, in un post pubblicato su facebook, ha sostenuto essere “una bufala” quanto apparso nelle pagine della Lega e quanto titolato da qualche giornale, secondo cui, in questo momento, la sua “priorità” o la sua “emergenza” sarebbe quella, in sostanza, dell’uso del femminile nell’autocertificazione.
Ora, ospite della trasmissione “Un giorno da pecora”, la Bodrini, in onda su Radio1, a richiesta del conduttore su cosa ne pensasse della proposta del movimento femminista “Non una di meno” di mettere gli asterischi nelle autocertificazioni, ha risposto: “purtroppo ancora non scatta questo automatismo ma ci arriveremo. Sono ottimista, non costa niente mettere o/a per evitare che qualcuno si senta escluso” (come correttamente questa testata aveva riportato).
Dunque, c’è entrata nel merito della questione.
Che non ne abbia parlato come di una sua “priorità” o come di una sua “emergenza” va da sé, per carità; e va da sé che non si possa parlare di bufala.
Del resto, “bufala”, si legge nella Treccani versione online, ha il significato, fra gli altri, di “panzana”. E, “non di meno”, la “panzana” del “non costa niente mettere o/a per evitare – appunto – che qualcuno si senta escluso” l’ha detta “una”: Laura Boldrini.
https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=10951 ecco link articolo precedente su ienesicule.
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