Regione Sicilia, lo scandalo dell’Iacp di Catania: interrogazione del “Movimento Cinque Stelle”

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Sulla gestione dell’istituto abbiamo scritto fiumi di parole. Ma niente è cambiato.Ecco ora dal “movimento di Grillo” precise domande al governo Crocetta:“MOVIMENTO 5 STELLEN. 204 – Chiarimenti sulla gestione dello IACP di Catania.Iter Attuale : 24 gen 2013 Presentazione31 gen 2013 Annuncio Aula Seduta n. 20 AULA07 feb 2013 Trasmissione governoTestoXVI Legislatura ARSINTERROGAZIONE(risposta scritta)N. 204 – Chiarimenti sulla gestione dello IACP di Catania.Al Presidente della Regione, premesso che:E’ stato inviato dalla Procura della Repubblica diCatania alla Procura della Corte dei Conti unrapporto che ipotizza la sussistenza di un dannoerariale per una cifra supposta di oltre 30 milionidi euro a carico dell’amministrazione dell’Istitutoautonomo case popolari di Catania, e che tale dannosarebbe scaturito in particolare dalla “condottaprivatistica” dell’ex Direttore Generale dell’ente,dott. Schilirò Rubino Santo;la richiesta della Procura della Repubblica èconsequenziale alle indagini condotte dalla Guardiadi Finanza e dell’indagine ispettiva dispostadall’Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità ;a seguito del rapporto della Procura edell’indagine svolta condotta dai commissari inviatidall’Assessorato sulla gestione dell’IACP di Cataniasono state riscontrate numerose irregolarità edanomalie procedurali nell’operato dell’ex direttoregenerale, che avrebbe, negli anni, abusatodell’incarico affidatogli assegnandoillegittimamente case e botteghe a parenti,dipendenti ed amici e avocando a sè la dirigenza dinumerosi servizi dello IACP Catania;tale libertà d’azione ha, nel tempo, permesso,una gestione personalistica dell’ente, favoritol’attribuzione di incarichi a persone legati davincoli di parentela o amicizia pregressa, oltre adulteriori gravi misfatti, quali: manomissione delprotocollo generale informatico, manipolazione deiregistri delle delibere del consiglio, illegittimaassegnazione di alloggi popolari nel quartiere diLibrino a dipendenti dello stesso IACP o a loroparenti; assegnazione e ristrutturazione di unlocale commerciale al figlio dello stesso direttoregenerale, irregolarità contabili nella gestione delservizio economato;nella relazione conclusiva, gli Ispettoriaffermano che il dott. Schilirò Rubino Santo nellevesti di direttore generale dello IACP ha violatogli elementari principi di trasparenza edimparzialità che devono presiedere all’azione dellapubblica amministrazione;la gravità dei fatti riscontrati ha indotto gliispettori a proporre la trasmissione della relazioneall’autorità giudiziaria e alla Procura Regionaledella Corte dei conti, potendosi configurare siaviolazioni del codice penale, sia ipotesi di dannoerariale, fatto che ha dato in effetti il via ad unprocedimento penale ad oggi pendente a carico diSchilirò e altri soggetti coinvolti nellaincresciosa vicenda;l’ex direttore generale Schilirò, da pocodimissionario ed autonominatosi dirigente dell’areacontabile, imputato per truffa all’erario e per avermanipolato i registri contabili, in evidenteconflitto di interessi con la carica attualmenterivestita, continua, sprezzante delle regole e delbuon senso, a firmare delibere a proprio nome,confermandosi come dirigente di fatto dell’ente colbeneplacito del Commissario Straordinario, ing.Leone;atteso che:vi erano già state delle precedenti denunce sullagestione dell’IACP Catania, e più specificamente nel1999 l’Assessorato Lavori pubblici e nel 2001 ilMinistero dell’economia e delle finanze, in duediverse ispezioni, avevano denunciato una serie digravi disfunzioni ed irregolarità nella gestione daparte del direttore generale;il commissario straordinario, ing. Antonio Leone,nominato dal precedente Governo regionale, è stato asua volta denunciato per gli ostacoli frapposti alleindagini nonchè per la mancata revoca dell’exdirigente imputato;nella precedente legislatura, e piùspecificamente dall’On. Barbagallo in data 21 giugno2011, è stata presentata un’interrogazioneparlamentare sul tema in oggetto che non ha ricevutoalcuna risposta dal precedente Governo in carica;ritenuto che:l’IACP di Catania è ormai da tempo retto dacommissari straordinari i quali non hannosufficientemente nè adeguatamente svolto il lorolavoro, in particolare l’ing. Leone, è statodenunciato dall’ex Assessore Russo per non averproceduto a sollevare dall’incarico il dirigenteindagato;la città di Catania rientra tra i comuni ad ‘altatensione abitativa’ ai sensi della legge n. 61 del21 febbraio 1989: il fenomeno della precarietàabitativa desta particolare allarme sociale poichècolpisce le fasce più deboli della popolazione;nell’attuale fase di profonda crisi economica edevidente ingiustizia sociale, sarebbero quanto mainecessarie politiche abitative adeguate allenecessità dei cittadini e non distorte da gestionipersonalistiche e prive di controlli, che vanno afavorire soggetti che non avrebbero alcun titolo etantomeno alcun bisogno ad usufruire di talivantaggi in luogo di soggetti realmente bisognosi aiquali dovrebbe essere indirizzato il sostegno daparte dell’ente;per sapere se:vi sia l’intenzione, da parte dell’attualeGoverno, nonchè del competente Assessorato, diintervenire, come in suo potere, per garantire unagestione in linea con i generali principi cheregolano la Pubblica Amministrazione, e di garantireuna migliore gestione dell’Ente da parte di unimparziale Commissario Straordinario, in virtù deipoteri che la Regione possiede circa la sorveglianzae vigilanza sulla corretta gestione degli IstitutiAutonomi Case Popolari;intenda dare risposta, come finora mai fatto,alle istanze dei cittadini catanesi aventi dirittoall’assegnazione di case popolari e finoraingiustamente penalizzati dalla personalisticagestione dell’IACP Catania;intenda, in ossequio ai principi di imparzialitàe buon andamento della pubblica amministrazione dicui all’art. 97 della Costituzione, provvedere allosmantellamento dell’attuale stato delle cose egarantire il rispetto dei più elementari bisognidella collettività ;quali provvedimenti intenda adottare sia neiconfronti dell’uscente Commissario Straordinario,reo di non aver sollevato dall’incarico il dott.Schilirò, sia nei confronti dello stesso dott.Schilirò, il quale ultimo agirebbe da anni in palesecontrasto con i principi della buona amministrazione.(Gli interroganti chiedono risposta scritta)(24 gennaio 2013)CIANCIO – PALMERI – ZITO – CAPPELLO – CANCELLERI- CIACCIO – LA ROCCA – VENTURINO – FOTI – TRIZZINO -MANGIACAVALLO – SIRAGUSA – ZAFARANA – TROISI -FERRERI”. 

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Redazione Iene Siciliane

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