Regione sicula e denari: “terremoto” nel mondo della formazione e della comunicazione. Indagato anche Lino Leanza, “colonna” dell’amministrazione Bianco


Pubblicato il 19 Giugno 2013

Il sistema di due delicati comparti…travolge la politica sicula, con diversi indagati: al centro un uomo che lo avrebbe controllato per anni…

di iena giudiziariaAl centro di un vero e proprio sistema, ufficialmente solo un anonimo imprenditore nel campo della pubblicità, Faustino Giacchetto. Secondo l’ipotesi investigativa, sarebbe stato lui ad elargire regali e mazzette a politici e funzionari, per canalizzare quanti più finanziamenti su un ente di formazione, il Ciapi, e per accaparrarsi i più grossi bandi sulla comunicazione della Regione.Questa mattina, Giacchetto è stato arrestato dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. Con lui, altre 16 persone (fra cui la moglie Concetta Argento e la segretaria Stefania Scaduto), accusate a vario titolo di associazione a delinquere e corruzione. A tutti gli arrestati vengono sequestrati beni per un totale di 28 milioni di euro. Diversi politici risultano poi indagati: nella lista c’è il senatore del Pdl Francesco Scoma, ex assessore al Lavoro, che deve difendersi dall’accusa di corruzione. La Procura chiederà l’autorizzazione al Senato per sequestrargli 26.000 euro, tanto avrebbe ricevuto da Giacchetto sotto forma di viaggi, spese elettorali e biglietti allo stadio. L’ex presidente dell’Assemblea regionale Francesco Cascio risponde invece di finanziamento illecito dei partiti.La Procura ritiene di avere individuato il grande buco nero della Regione Siciliana, lì dove sparivano milioni di euro di soldi pubblici, molti di più di quei quindici ricostruiti dall’indagine.Nell’ambito della prima trance dell’indagine, quella relativa ai soldi della formazione professionale, sono indagati diversi nomi noti della politica regionale. Anche loro avrebbero beneficiato dei generosi regali di Giacchetto e compagni. Ecco i politici indagati: gli ex assessori al Lavoro Carmelo Incardona (An) e Santi Formica (Pdl), l’ex consigliere comunale di Palermo Gerlando Inzerillo (Grande Sud), sono chiamati in causa per corruzione. Di finanziamento illecito ai partiti devono invece rispondere: Salvatore Sanfilippo (candidato sindaco al Comune di Santa Flavia, Palermo),Lino Leanza (ex assessore al Lavoro, oggi deputato regionale e fino a qualche settimana fa capogruppo dell’Udc), Gaspare Vitrano (ex deputato regionale del Pd attualmente sotto processo per concussione), Salvino Caputo (ex deputato regionale Pdl, di recente decaduto dall’assemblea regionale siciliana dopo una condanna definitiva per tentato abuso d’ufficio).

 


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