Ho letto e ascoltato in silenzio le dichiarazioni e i commenti su quanto accaduto sabato sera alla scorta del presidente della regione, Rosario Crocetta. Premesso che gli agenti hanno tutta la mia solidarietà, trovo, però, disgustoso il comportamento del governatore che ha volutamente strumentalizzato la vicenda, forse per distogliere l’attenzione dei media su quanto sta accadendo al suo governo. Detto questo, alcune domande meritano delle risposte. A quale velocità andavano le auto? Vi era una esigenza particolare per derogare al rispetto del codice della strada? Quali erano le condizioni della macchina? Meccanica, carrozzeria, etc…
Gli agenti indossavano le cinture di sicurezza? Ho percorso personalmente quel tratto di strada. Vero è che in prossimità del casello di Rosolini, non ancora attivo, nell’indecisione di andare a destra o a sinistra si può finire contro lo spartitraffico in cemento. Ma se si rispettano i segnali stradali, che sono presenti, non può accadere nulla di così grave. Forse la velocità era eccessiva? Alla luce di quanto è accaduto non sarebbe il caso che tutte le scorte si diano una regolata e rispettino il codice della strada? Derogare è ormai una prassi, e spesso sono proprio gli scortati che chiedono di pigiare il piede sull’acceleratore, ma in questo modo si mette a rischio la propria vita e quella degli altri. Sabato hanno avuto la peggio gli agenti, ma avrebbero potuto essere coinvolti altri mezzi in transito.
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