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Regione Sicula e scandali, Ciapi: Codacons ammesso parte civile
Pubblicato il 06 Dicembre 2013
Il vicepresidente nazionale dell’associazione di tutela dei consumatori Cappello: “vogliamo che i siciliani siano risarciti”.Ecco quanto si comunica:
“il Codacons, difeso dagli avvocati Pier Luigi Cappello, Floriana Pisani e Bruno Messina, ammesso parte civile nel processo CIAPI. (Faustino GIACCHETTO e altri imputati)Il GUP dott. Nicastro, (Proc. n.14318/2013 R.G.N.R. n.8247/2013 R.G.G.I.P.) al termine di una lunga camera di consiglio, accogliendo le richieste del Codacons e rigettando le molteplici eccezioni dei legali degli imputati che si erano fermamente opposti all’ammissione , ha riconosciuto la legittimazione del Codacons quale portatore di interessi propri e qualificati a tutela del buon andamento e la trasparenza dell’attività amministrativa siciliana.Per Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons, è dovere del Codacons continuare a battersi per la trasparenza nell’utilizzo dei soldi pubblici e per la restituzione del mal tolto.Ci siamo costituiti concludono Cappello (Vice Presidente Regionale) e Tanasi per chiedere un adeguato risarcimento a favore dei cittadini siciliani ma anche per tutelare, vigilare e fare chiarezza sull’uso dei soldi dei cittadini da parte dell’intera Amministrazione regionale, poiché spese incongrue e sperperi hanno di fatto messo in ginocchio il sistema, creato disservizi e depauperato i siciliani, i quali, ricordiamolo, subiscono i tagli e il peso imposti dalla pesante crisi economica.
Ricordiamo che i tratta di un processo contro “un ingegnoso e complesso meccanismo che avuto quale unico scopo il programmato e continuo latrocinio di ingentissime somme pubbliche destinate al soddisfacimento di pubblici interessi, attraverso l’utilizzo dello schermo sociale rappresentato dell’ente di formazione CIAPI di Palermo. Tale “sistema” è stato progettato, diretto e realizzato da Faustino GIACCHETTO, apparente anonimo imprenditore nel campo della comunicazione”.
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