Regione Sicula e scandalo formazione: il Codacons si costituirà parte civile


Pubblicato il 19 Giugno 2013

A poche ore dalla notizia dell’inchiesta su appalti, viaggi, escort… a cura di iena giudiziaria

Il Codacons ha dichiarato l’intenzione di costituirsi parte civile in relazione allo scorretto uso dei fondi pubblici all’interno della Regione Siciliana.Il quadro che sta emergendo – spiega il Codacons – rappresenta una questione che ci coinvolge in modo rilevante in qualità di associazione che si batte per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori.Il Codacons non intende essere spettatore passivo di fronte a questa squallida vicenda che evidenzia ancora una volta lo spreco di denaro pubblico perpetrato da chi al contrario dovrebbe preservarlo e erogarlo a fini collettivi.”Si tratta di nomi e personalità- tuona il Codacons- che avrebbe dovuto garantire per il ruolo che rivestono, correttezza, onestà e impegno civile, valori che invece hanno baratto solo per meri fini individualistici”. La Sicilia e i siciliani non possono continuare ad essere depredati delle loro risorse, pertanto il Codacons ha espresso la sua intenzione di costituirsi parte civile e di rappresentare tutti i cittadini che sono stati lesi nei loro diritti, con l’opportunità di richiedere un congruo risarcimento danni.Per anni un comitato d’affari ha pilotato gli appalti dei grandi eventi in Sicilia, attraverso la corruzione di politici e dirigenti pubblici, emettendo fatture per operazioni inesistenti. L’organizzazione – spiega l’associazione – si sarebbe appropriata anche di fondi comunitari destinati al finanziamento di progetti per la formazione professionale. È di innegabile evidenza che questi illeciti sono stati fonte di un gravissimo danno erariale a discapito dei cittadini siciliani. Per tale motivo i siciliani, attraverso la costituzione di parte civile del Codacons, potranno chiedere un adeguato risarcimento per i danni subiti.

 


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