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Regione Sicula e Turismo, una iena scrive all’assessora Stancheris: “ci voleva una bergamasca per vedere i soliti cosi?”
Pubblicato il 06 Agosto 2013
di Iena Turistica
“Cara Assessora Stancheris,chi Le scrive è una cittadina siciliana catanese indignata.Sono indignata con quest’Isola che ogni giorno promette, quasi minacciando, dalla bocca dei propri abitanti cambiamento e soluzione.Poi quegli stessi abitanti compiono le azioni riprovevoli che criticano negli altri.Questa terra, che solo di turismo potrebbe vivere, ha deciso di morire grazie al turismo.Non mi riferisco alla mancanza di fondi, crisi o quanto troppo spesso decantato da molti.Quando c’erano i soldi si è pensato a “mangiarseli”. Potrei star qui ad elencare critiche o esempi di soluzione, ma non basterebbe un’enciclopedia, e soprattutto a poco servirebbe.Un tempo c’erano le APT (Azienda Autonoma Provinciale Turistica), e a me (come a quasi tutti) poco importa se come ente è stato soppresso; ciò è successo in tutta Italia, ma a differenza nostra, nelle altre regioni si è creato un meccanismo diverso per incentivare e migliorare il turismo. Riuscendoci.Qui invece i dipendenti sono stati mandati (o hanno scelto nella maggior parte dei casi) in uffici dove ben poco avevano a che fare con il loro vecchio lavoro (porta qualità ciò? Non sta a me rispondere…), e hanno tenuto stretto il posto (sia chiaro è giusto avere un lavoro, ma lavorare vuol dire produrre, si è pagati per questo…).Ciò che è più grave e che i cosi detti Servizi Turistici Regionali nulla fanno di turismo, pur essendo stati creati per questo e per sostituire le vecchie APT. Zero programmazione, zero comunicazione, e zero organizzazione.Diceva un professore dello Iulm, siamo colleghe io e Lei cara Assessora, che il cliente è dio, e non perchè ha sempre ragione, ma perchè è lui che ci da mangiare e noi dobbiamo sapere come coinvolgerlo e soddisfarlo. Qui i Clienti vengono bistrattati, e ancor più se sono turisti, prendendoli spesso in giro e truffandoli con prezzi alti (perchè tanto guadagno ora, a mia che mi frega se tonna e mi fa bona pubblicità).Oggi fra i tanti casi che in quest’Isola (la mia Isola) mi sono capitati, ne è successo uno che mi ha fatto vergognare, davanti ai turisti che come me aspettavano alla fermata Interbus di viale Libertà a Catania sperando di arrivare a Taormina.Lei non ha colpa, Interbus è una linea privata, ma se i privati non hanno il senso del dovere e del Cliente, come possono parlare di risoluzione crisi?Tornando al fatto di cui sopra, attendavamo il bus delle h. 09,32 che passando puntuale (ha capito bene puntuale!!!) non si è fermato pur avendo posti vuoti. Pochi metri più avanti c’era il semaforo rosso e l’abbiamo raggiunto. Lì l’autista ci ha detto che il bus era pieno perchè i posti erano stati presi e prenotati da altri (premetto che il biglietto si fa a bordo, dunque perchè ci ha lasciati a terra avendo posti vuoti?)Con la corsa successiva, arrivata da lì a poco alla medesima fermata, si è ripetuta la stessa scena: il bus arriva da Fontanarossa e alcuni passeggeri tengono il posto ad altri. Perchè non mettere altri mezzi?Ad un conoscente pochi giorni fa è successo stavolta con la linea pubblica AST direzione Noto, di essere costretto a spendere 200€ di taxi, perchè la corsa era improvvisamente saltata, ed il personale si è giustificato dicendo che bisogna informarsi il giorno prima.Lei si occupa di turismo e penso che da buona bergamasca sappia bene come far funzionare le cose.Molti diranno ci voleva una bergamasca?Forse è vero, non conoscerà il territorio, ma poco importa se si conoscono le regole e la buona promozione.Non è facile capire i meccanismi di questa terra, Assessora, ma con la preparazione, unita alla passione ed al carisma che Giampaolo Fabris ci ha insegnato, si può creare un grande successo.Qui abbiamo tutto. Manca l’organizzazione e anche la voce grossa. Le regole sono uguali per tutti.Alle volte le imprese difficili spaventano gli altri, ma non chi vuole attuarle.Rivoluzioniamo”.
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