Richichi o Zichichi? Il quisillibus di “Repubblica” ovvero come la “Grande Stampa” docet

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Di Iena Infame Benanti

Santi, Poeti, Navigatori….Scienziati della Fisica, della Stampa e anche… Camionisti. Lo Stivale è tutto questo e oltre. Mica un Paese qualsiasi. Sul palcoscenico della cronaca italica è arrivata, in questa settimana, la protesta sicula contro il caro benzina, il caro trasporto, il caro agricoltura, il caro pesca: insomma, la “rivolta del caro”, non quello estinto (che vista la condizione reale della Sicilia sarebbe comprensibile) ma quello della terra di chi grida ma non risolve, anche perché grida contro…il vento. A quando la secessione dalle vane urla?

Ma siccome gridare (un po’ come mettersi un passamontagna e spaccare una vetrina) serve a finire sui giornali (con tanto di foto, il merito delle questioni…bah si vedrà), sulla “protesta alla siciliana”(senza melanzane né ricotta, quindi senza norma) è piombata Sua Maestà la Grande Stampa. Un “personaggio” piuttosto lugubre, che soprattutto in Sicilia arriva d’infilata, seguendo i suoi nobili ideali…cioè quando conviene. Ora si poteva accettare di trattare la protesta come avviene sopra la linea padana? Giammai; insomma, mica siamo quelli delle “quote latte”, con il relativo conto da saldare per lo staterello italiano? In quel caso, la “comprensione” è stata praticata e allevata (appunto si parlava di latticini), qua da noi –cosa vuoi- in terra di Sicilia c’è spazio solo per ignoranti, percettori di prebende e magari mezzi o quasi mafiosi.

La “lettura” è d’obbligo: tutto quello che viene dal basso è –ci si scusa per le anime candide- merda, un po’ come avviene nelle ordinarie dinamiche sociali. Quello che viene dall’alto è da comprendere, magari anche quando arriva al governo nazionale. Meglio Bossi o Maroni? Il servizio pubblico impazza su questo drammatico e decisivo dilemma. Insomma, un metro dodici misure.

E Lo Bello? Non l’arbitro, il “number one” di Confindustria, in versione biscotto (sua storica attività imprenditoriale). Volevate che mancasse l’occasione? Come il miglior Inzaghi d’annata, è piombato sulla stampa con le sue decisive denunce. Senza nomi e cognomi, ma insomma, che volete, mica si può volere tutto nella vita! Il “gol” all’Inzaghi è arrivato: è finito sui media. Il resto? Si vedrà. Noi, nel nostro piccolo, l’avevamo detto: la protesta vada a Palermo, sotto il Palazzo della Regione! C’è da fare valere uno Statuto…si spera.

Comunque, accanto al non governo regionale c’è anche la Grande Stampa, che fa sfracelli, o meglio cose stupefacenti. Esempio? Su “Repubblica” di oggi leggiamo un profilo di Giuseppe Richichi, leader dell’autotrasporto marca Aias, descritto in modo pittoresco da Emanuele Lauria. Ma cosa leggiamo ad un certo punto? Ad un certo punto dell’articolo si parla della “trombatura” dello “zio Pippo” alle Provinciali del 2003, poi è scritto: “…Una delusione cocente per lo ‘zio’ Pippo, che in quegli anni è forte dell’attenzione del governo Cuffaro, il quale gli assegna alcune consulenze nel settore, ovviamente, dei trasporti…” Stesso concetto è ribadito, su internet, dalla “penna investigativa” di Attilio Bolzoni.

Proprio così? Consulente di “Totò Vasa”. Ma siamo sicuri? Il diretto interessato, a domanda, ha risposto: “Iu aiu a quinta elementare, quali consulenze ava a fari!” Perentorio. Altre fonti hanno smentito con un laconico: “pare una gran minchiata”. Stringato. Ma allora vuoi vedere che Richichi stava forse per Zichichi, il fisico dei due mondi?

Certo, le differenze a prima vista non sono irrilevanti: a parte i capelli (entrambi mostrano “lacune” nella cresta d’annata) si tratta di due persone con storie e vissuti completamente diversi e non solo per il fisico o meglio per l’aplomb. Ma Zichici che c’azzecca, avrebbe detto il PP (PmPolitico) molisano? Niente, quisquilie? Nemmeno per sogno, proprio due mondi diversi: uno legato alle gomme e alle autostrade, l’altro ai microscopi e alle particelle. Incommensurabili. Chi fu, allora? “Repubblica” chi fici? “Sciddicau” su una gomma di camion? O su una particella al fosforo? Vuoi vedere che stavolta la lezione della “Grande Stampa” non ha colto nel segno? Quale? Il segnale stradale di un’autostrada, magari vergata d’olio e disperazione e non di eteree aspirazioni dell’anima umana? Meditate gente, meditate: il cammino dell’uomo è lastricato di ostacoli, buche, gomme e magari…”gommoni” utili per scappare dalle navi e…dalle minchiate!

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Redazione Iene Siciliane

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