RICORDO DELLO STORICO DEL TEATRO MAURO LONGO


Pubblicato il 17 Giugno 2022

Il medico e giornalista, catanese d’adozione, il 16 giugno avrebbe compiuto 104 anni

Catania – Lo scorso 16 giugno 2022 avrebbe festeggiato i suoi 104 anni. Proprio quel giorno del 1918 era nato Mauro Longo, catanese d’adozione ma “siracusano doc”, medico, giornalista, scrittore, drammaturgo, ma soprattutto storico del teatro. Laureato all’Università di Catania in Scienze Politiche e Sociali il 3 luglio del 1941 e in Medicina e Chirurgia il 22 novembre del 1951, Longo ha esercitato il giornalismo da giovanissimo ed è stato direttore responsabile dei periodici di cultura e di categoria “Telescopio”, “La Punta”, “Gazzettino medico” e correttore di bozze nel 1946 a “La Voce dell’Isola” per mantenersi agli studi universitari. Era poi passato nel 1947 al “Giornale dell’Isola” in qualità di redattore collaboratore alla prima pagina politica diretta dal letterato e docente Gesualdo Manzella Frontini.

Mauro Longo ha vissuto con passione ed amore una lunga professionalità di Medico e di Pubblicista ed ha lasciato 6 raccolte di Racconti come Narratore, per un totale di 109 novelle; 35 Commedie, delle quali 8 sono atti unici per le Scuole; 12 Cronistoria del Teatro di Catania, dal dopoguerra al 2010. Si è segnalato per la sua penna prolifica, non risparmiando fatica alla professione di Medico mutualista fino alla pensione, esercitando la sua professione in totale cristiana abnegazione e nel rispetto sacrosanto della vita di quanti l’affidavano alla sua valentia professionale.

Uomo semplice, dai tratti signorili, amico e professionista esemplare, sempre disponibile ed animato dalla voglia di scrivere, di sapere, di comunicare agli altri ed ai posteri quanto lui stesso, nella sua vita, aveva appreso e rielaborato, soprattutto nel mondo teatrale e proposto agli appassionati nelle sue tante pubblicazioni che ricordiamo per la caratteristica copertina rossa.

Culturalmente, il nome di Longo è inscritto di diritto nel dizionario di Autori contemporanei italiani del secondo dopoguerra, tra quanti “scandagliano il mistero dell’animo attraverso la riflessione psicologica”. Nel 1984 è stato insignito del titolo di “Accademico di merito all’Accademia Culturale di Europa nel campo delle Lettere e della Critica d’Arte”. Ha ricevuto, tra i tanti riconoscimenti, nel 2000 il Premio letterario della terza Biennale delle Isole Baleari – Corsica – Sardegna – Sicilia, promossa dall’Università della Corsica. Longo ha avuto assegnato inoltre il Premio “Una vita per il teatro” e il Premio Capuana perchè “riconosciuto convinto assertore della teatralità, infaticabile reporter del Teatro isolano”.

Il suo teatro è un teatro che documenta la vita e la quotidianità dei suoi contemporanei. Della vicenda gli interessano la logica dell’intreccio e l’istinto che anima i personaggi e li agita nella storia in cui sono protagonisti o semplicemente coinvolti dalle affinità o dalle circostanze.

Idealmente gli fu Maestro, nelle due professionalità, il drammaturgo e medico russo Anton Cechov, perché nei racconti e nei copioni teatrali vi specchia in profondità una concezione amara e di sfiducia dell’uomo, per cui disegna figure e situazioni con estrema perspicacia, li passa al vaglio psicologico e per un suo lievito culturale di grecista, ne espone la riflessione per non apparire moralista.

Come ha lasciato scritto il critico teatrale del quotidiano “La Sicilia” Domenico Danzuso: “per suo merito gli Amatoriali catanesi hanno conservata la loro memoria storica”.

Negli ultimi anni di vita, nonostante i suoi problemi di salute, aveva continuato a leggere, ad essere curioso, secondo la sua natura, pubblicando nel 2014 “Riflessioni dopo Teatro” (148 pagine con una serie di recensioni di spettacoli cui aveva assistito) e nel 2015 “Teatro a Catania (dal 2013 al 2015), un volumetto di circa 34 pagine con acute riflessioni teatrali ed una ricca fototeca alla fine.

Mauro Longo si è spento a Catania il 7 Giugno del 2018 e con la sua scomparsa la città, il teatro catanese e siciliano, hanno sicuramente perso un medico eccellente, un valido studioso ed un giornalista e cronista scrupoloso.


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