Niente di nuovo sotto il sole cocente. Solite pantomime esilaranti e pietose , grottesche e tragiche. Quel che è certo è la regressione a cinquant’anni e passa della città del “liotru” ,nel pathos della grida “non ne possiamo più della spazzatura” , viaggiamo sempre in buona compagnia con tanti nella Trinacria e sotto il vulcano che sbuffa senza posa. Seppelliti dai rifiuti davvero meritatamente : mancano le forme piatte per adagiare a “munizza”; manca un’educazione differente per dividere il vetro, la plastica e il cartone; mancano i posti dove portare tutto(?); mancano imprese che non siano in odore di “casa nostra”. Meglio esportare tutto dove sanno cosa fare e per giunta ci guadagnano.
Forse ci manca qualche rotella, in questa terra bella e sciagurata , adesso come previsto c’è la siccità e si resta sempre in attesa della prossima bomba d’acqua. Siamo ormai bollino rosso in tutto e per tutto. Intanto, brucia tutto perché nessuno taglia l’erba secca, in nessun posto e si rischia anche di ardere. Che ansia insopportabile! In pochi anni siamo piombati nell’incubo dell’ambiente devastato distrutto deperito. Che possiamo farci ? L’ “ex pizzo più amato” dai siculi e dai sicani proprio alla fine del suo compito(mal riuscito!) ha annunciato i mostruosi valorizzatoritermici , scatenando l’ira degli ecologisti ,dei sinistri d’accordo nella cittàeterna contrari a “liotrucity”,”verdi” di rabbia protestano,si agitano , mentre la gente ride e piange come sempre.
Mentre il vicerè del regno è furbo continua a fare il “marinaio” e ci ha pensato alla fine ad inanellare il trittico dei sogni: oltre al pontesullostretto; il casino(‘)di Taormina, ora abbiamo il valorizzatore termico.
Intanto tutti a gridare al lupo al lupo ; a lanciarsi i dardi e a offendersi senza posa. Dateci quel che vi pare, ma liberataci dal puzzo schifoso. Intanto nella costa ionica etnea le cose non vanno tanto meglio a “fognachello”(ex?) si sono svegliati e hanno controllato dopo oltre quarant’anni il “formicaio”di casette e hanno scoperto(sic!) che scaricavano a mare senza passare per depurare. Come dire p…o e c…o e poi mi faccio un bel bagnetto rigeneratore con i miei stessi rifiuti/escrementi. Però c’è l’attenuante dell’inconsapevolezza e purtroppo voci maligne fanno girare la voce che non andrà in spiaggia neanche il vertice del palazzo della pupa che malauguratamente aveva comprato una mini casa. Le genti dell’etna sorridono per questa (presunta!?) legge del contrappasso che colpisce inopinatamente e sfortunatamente chi opera per il rispetto della lex.
Si sa bene il caldo fa perdere il lume della ragione oppure può portare ad una sonnolenza mortificante. Noi continuiamo ad ondeggiare tra idee confuse, speranze disilluse, promesse convulse pronti a cambiare verso, volubili come il vento, fragili come le canne, duri come le pietre. Nulla ci scalfisce , accettiamo tutto, da colonia obbediente, abituati come siamo al tallone d’achille dei padrini di turno. Non chiamatela rassegnazione per carità! Avanti i prossimi.
Ghino Di Tacchino.
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