“La crisi, le lacune di prospettiva e gli errori del Governo Conte hanno portato ad uno scontro di potere, provocato dall’opportunismo di Renzi, tutto interno al palazzo.
L’ incarico a Mario Draghi toglie ogni velo alle ragioni di fondo della caduta del governo Conte 2.
Sappiamo chi sono i mandanti: Confindustria e i grandi poteri economici e finanziari del paese che non si sentivano pienamente garantiti dagli assetti del precedente governo nella gestione dei fondi europei. Sappiamo chi ha provocato la crisi, sappiamo chi ha lavorato dietro alle quinte perché questo accadesse giocando una spregiudicata partita politica evocando responsabili e costruttori che sono apparsi e scomparsi nel giro di un giorno o di una notte.
Non sappiamo se Draghj riuscirà a trovare in parlamento una maggioranza che lo sostenga. Non è detto che tutte le ciambelle escano con il buco. Vedremo presto. Però sappiamo due cose.
La prima è che dobbiamo lavorare ancora con più forza per costruire conflitto sociale e resistenza per difendere i ceti popolari, per la lotta contro i cambiamenti climatici, per il diritto alla salute, al reddito, alla casa e al lavoro unificando tutti i fronti di lotta.
La seconda è unire, nelle pratiche sociali e nelle realtà civiche, tutte le forze apertamente antiliberiste e anticapitaliste in un programma che faccia vivere, a partire dai territori, un disegno alternativo al piano di rinnovato dominio della borghesia e dei suoi interessi di classe.
Un impegno da cui non si può derogare cercando nella chiarezza degli obiettivi imposti dalla realtà e uscendo dalle logiche miserabili di bottega che rendono inefficace e comunque insufficiente l’impegno generoso di molte/i nel nostro paese.
Mimmo Cosentino
Segretario Regionale PRC Sicilia.”