Una domanda di fondo, sorge assolutamente prioritaria: ma questi studenti rappresentano la realtà congrua e coerente con la Lotta alla Mafia degli ultimi 50 anni fatta in Sicilia…o un mondo travisato e fittizio, malamente informato e ” silenziato” nella realtà, più sanguinaria? Peppino è stato un compagno vero ( proprio….” nella traduzione del dividersi il pane”), di Democrazia Proletaria, impegnato per anni su molti fronti delle lotte sociali. Ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.La destra estrema ( quella che nel suo simbolo ha la bara del Colui, dittatore ) oggi tornata in auge, questo lo sa molto bene….hanno la memoria conservativa molto lunga. Il dato è che che ormai da diversi anni nelle scuole/ Università , specie in Sicilia e nel sud in genere, hanno prevalso ( a partire dai risultati delle elezioni degli organi studenteschi ) le strutture che fanno riferimento alle variegate destre, per FdI sono prevalenti. Già questo segmento di mondo significativo e importante rappresenta molto bene il decadimento del mondo “progressista” e del bagaglio culturale e di lotte che ha caratterizzato l’ Italia da lunga data .Così è! A mio parere, “queste forze” nuove delle destre si sono proiettate bene nella realtà complessiva, e quindi nel mondo giovanile e studentesco. Nella scheda di voto , chi ha suggerito nel “referendum” di utilizzare la dizione ” divisivo” ? Hanno votato No al 73 per cento. Questo termine è stato riportato dagli organi di informazione, quindi , si suppone ragionevolmente, che sia stata stata una dizione utilizzata. Sarebbe interessante conoscere l’ esatta formulazione della scheda referendaria sottoposta agli studenti, e, inoltre, da chi è stata redatta .Dove e come è nato questo ” concetto” del divisivo? Peppino è ‘ stato un eroico combattente contro la mafia, per la legalità, sempre ben caratterizzato dal suo impianto culturale e ideologico . Sarebbe interessante conoscere se altri segmenti giovanili studenteschi, culturali, politici, sociali e antimafiosi, si sono mossi in maniera incisiva e concreta nella chiarezza storica nella scuola, in preparazione del voto .Così è, in questo marzo 2024. Dopo 45 anni dall’ assassinio, su una una figura assolutamente trasparente, mitica sul piano siciliano e nazionale, viene proiettata una ” infamia” nella memoria di Peppino, giovane martire antimafioso siciliano .C’è ‘ molto da riflettere … e da scrivere, in valutazioni e commenti.
Domenico Stimolo.
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