Rischio sgombero famiglie in piena pandemia


Pubblicato il 19 Gennaio 2022

“Oggi si è tenuta la conferenza stampa dei nuclei familiari di via gallo 4, in cui hanno spiegato le loro motivazioni e la situazione che vivono in questo momento di crisi, rilanciando alla prossima iniziativa venerdì 21 gennaio 2022 al policlinico di Catania h9:30, per esigere risposte dal direttore generale Gaetano Sirna, responsabile dello sgombero delle famiglie.

 Situato in via gallo 4, erge il palazzo in questione, curato e riqualificato dalle famiglie che abitano il plesso da quasi 30 anni, dato anche la situazione d’abbandono della struttura da parte della azienda a cui fu affidato nel 1970.

Fondamentale è la storia di riappropriazione dell’immobile inutilizzato, restituito ad uno scopo sociale volto al contrasto per l’emergenza abitativa., nella fatica di ridare vita ad un posto abbandonato dall’azienda ospedaliera.

 Questa storia ci restituisce uno squarcio sulla realtà di tanti cittadini e tante cittadine, la necessità di una casa, il diritto ad abitare, una necessità che continua a crescere e a cui la soluzione non sembra mai arrivare, nel silenzio delle istituzioni..

L’esperienza della palazzina in via Gallo non è solo un esempio di riqualificazione di beni abbandonati, ma anche di sperimentazione di una vita di quartiere attiva, organizzando diversi momenti di incontri e socialità, tessendo una rete di relazioni che ha permesso di vivere il quartiere tutti e tutte insieme, uscendo così ognuno e ognuna dalla propria dimensione di solitudine.

La battaglia degli abitanti inizia nel 2006, da quando l’azienda ha richiesto il rilascio delle abitazioni, le famiglie ricercarono un accordo con l’azienda ospedaliera per ottenere un regolare contratto di locazione, provando anche a regolamentare le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria affrontate in tutti gli vissuti nel palazzi, soldi che hanno garantito la sicurezza del palazzo sia per le famiglie che per la città, assicurando che non ci fosse l’ennesimo immobile abbandonato pronto a crollare alla prima intemperia, tanti dunque i sacrifici della famiglie che adesso rischiano di vederli vanificati tramite uno sgombero.

La prima richiesta di regolarizzazione dell’affitto risale agli anni ’90. Ma da anni ormai, la dirigenza si mostra inizialmente favorevole e poi ritratta. Un gioco infinito che non arriva mai ad una conclusione. Un gioco però che non tiene in considerazione la vita degli abitanti in questione, che anche l’anno scorso hanno proposto una transazione per la regolarizzazione della situazione abitativa, ricevendo un rifiuto categorico da parte dell’azienda.

Nonostante le lunghe trattative, lo stato di emergenza in considerazione del rischio sanitario prorogato fino a marzo 2022, la carenza di alloggi popolari e di misure pubbliche per l’emergenza abitativa, il 24 gennaio incomberà sui nuclei famigliari uno sfratto.

Per questo vi sarà il prossimo appuntamento pubblico in via Santa Sofia 78, entrata Edificio 8, h9:30 il 21 Gennaio 2022.”

 

 


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