Ancora una volta smentiti coloro i quali dicono che Catania non ha aumentato il suo prestigio nazionale!
di iena Tic Tac, Tic Tac Marco Benanti
Oggi pomeriggio alle ore 15 alla Camera, durante le comunicazioni in diretta televisiva su Rai3 il Movimento 5Stelle chiederà al Ministro dell’Interno Angelino Alfano conto e ragione di quanto sta accadendo al Comune, in ordine alle presunte infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale denunziate nella relazione della commissione Antimafia dell’Ars ed esplose dopo le incerte e reticenti(?) dichiarazioni del sindaco Bianco all’Antimafia nazionale sull’ormai famosa intercettazione con l’editore Mario Ciancio, sugli interessi affaristici sul Pua della Playa e sui consiglieri eletti a Palazzo degli Elefanti e il presidente della municipalità di Librino con parentele o relazioni pericolose.
Dunque, Catania in diretta televisiva, con la sua “MafiaValley”, lurido cascame di quell’ “EtnaValley” sfavillante di venti di anni fa e ora ridotta solo a copia sbiadita di se stessa.
Era abbastanza chiaro che il M5S non volesse mollare la presa e approfittare politicamente del silenzio omertoso (tranne rare voci) di centrodestra e centrosinistra su questo nuovo eclatante Caso Catania: dopo la diffusione della relazione dell’Antimafia erano arrivati nell’ordine l’ “editto” del “lider maximo” Beppe Grillo #Biancodimettiti, la denunzia a Palazzo Madama della senatrice catanese Nunzia Catalfo e gli interventi “pesanti” in commissione Antimafia del senatore Mario Giarrusso sul famoso terreno della Playa che il Comune stava per svendere e, infine, del deputato nazionale Riccardo Nuti.
Quest’ultimo sulla vicenda delle presunte infiltrazioni nel Comune di Catania si era espresso così(testuale):
“di questi consiglieri alcuni sono di minoranza e alcuni di maggioranza. Addirittura fra quelli che non sono i tre che diceva la presidente Bindi c’è, per esempio, un certo Porto Alessandro, sempre della maggioranza di Patto per Catania, che al momento della candidatura era addirittura indagato per scambio politico-mafioso. Possiamo andare avanti e citare altri consiglieri che andavano a casa di pregiudicati per mafia che erano sottoposti agli arresti domiciliari e consiglieri di maggioranza, che la sostengono, come Erika Marco, che sono fratelli, soci o parenti – non entro nel dettaglio per non essere lungo, ma questi elementi sono ormai di dominio pubblico – di soggetti condannati al 416-bis e per altri problemi con la mafia e sicuramente con la legalità. A questo punto, le chiedo: lei non ritiene che, vista questa condizione grave e molto pesante, che non può essere definita «una piccola ombra», come ha fatto l’assessore D’Agata, sia opportuno in questo caso rassegnare le sue dimissioni, considerata questa situazione al consiglio comunale, soprattutto anche di membri che la sostengono?’’
Oggi, mercoledì 20 gennaio 2016, alle ore 15, su Rai3 patatine e coca cola, in scena “MafiaValley”! Accussi ni finiuuu….(ndr)
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