di iena (s)caricata di incarichi marco benanti
(nella foto strategie in consiglio comunale, Marano, al centro, “in regia”)
Eccolo al debutto il burocratico apparato della festa di Sant’Agata a marchio Pd nel tempo del “Bianco IV”. L’appuntamento è per lunedì 5 a Palazzo degli Elefanti, per parlare di candelore e legalità ovviamente. Nel comunicato stampa, come al solito non firmato, l’eterno commendatore Luigi Maina non è citato:assente, cancellato rimosso per fare posto al nuovo che avanza!
Al suo posto spicca il “preferito” del Podestà il fedelissimo Francesco Marano, luogotenente del primo cittadino. Siede nella segreteria regionale del Pd e gestisce per conto di Bianco le relazioni politiche cittadine e regionali; in consiglio comunale è quello che dirige i consiglieri che devono premere il tastino del voto a favore; è incaricato dal Comune come consulente a pagamento del Podestà; è dirigente dell’Anci e di quella fondazione che si chiama liberalPd, in realtà una piccolissima corrente del Partito Democratico.
Insomma, nonostante la giovane età, già uomo di partito di lungo corso: eppure Marano siede lì nella poltrona di presidente del comitato dei festeggiamenti agatini che per oltre 50 anni è stata di Maina: nessuno degli “scienziati” che ha redatto i regolamenti(?) ha pensato a decretare l’incompatibilità di quel ruolo con le cariche di partito: chi avrebbe resistito all’ira funesta dell’irriconoscibile Enzo, visto che Marano è unico interprete dell’odiatissimo cerchio magico(tragico)? Ma tanto, lo sappiamo, i catanesi inghiottono tutto e già sono pronti a battergli le mani: che un uomo di partito a tutto tondo (uno di parte insomma) come Marano occupi il ruolo di presidente del comitato dei festeggiamenti, chi potrà mai scandalizzarsi in una città di mercenari come questa?
Vedrete: non ci sarà nessuno del centrodestra a prendere posizione; dei sindacati non ne parliamo; le associazioni Libera, Addiopizzo e Cittainsieme una volta loquacissimi sul tema della Festa da tempo hanno perso la lingua. Forse qualche giornalista impertinente, non ancora catturato dal soffocante regime ipocrita e fariseo che ogni giorno “manganella” una città disperata e degradata? O qualche giovane politico non sottomesso? Vedremo.
Una cosa però la facciamo notare: come mai il neo-presidente del Comitato dei festeggiamenti non ha detto nulla sull’incredibile pasticcio dell’asfalto nel sagrato della Cattedrale, pagato a spese del Comune?
Perché non chiarisce in base a cosa dovrà essere il Comune, a sostenere i costi di un lavoro fatto tre volte, visto che siamo su un’area di competenza della Curia? Tre sono i Marano che possono rispondere alla domanda: il consulente del sindaco, il presidente del comitato Sant’Agata, il dirigente del Pd, a lui la scelta.
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