“Luca, ma le sembra normale che un ex calciatore si sfili i calzoncini, indossi la cravatta e d’improvviso divenga un manager di calcio?Io ho studiato per occupare il ruolo che occupo. ” È stata questa la risposta datami da un importante e qualificato manager, che conosce Vincenzo Grella, dinanzi al mio quesito sull’operato del vicepresidente […]
Romanzo Comunale, Buttafuoco su il Sole24ore fa “nero” il Podestà per “Carneade” Direttore dello Stabile. Il Ministro Franceschini nominerà un commissario?
Pubblicato il 06 Marzo 2016
“Enzo Bianco, sindaco di Catania, boccia il curriculum di Moni Ovadia – artista tra i più acclamati nella scena internazionale – e nomina alla direzione artistica del Teatro Stabile di Catania un artista locale. La notizia, in sintesi, è questa.
Bianco boccia anche il curriculum di Filippo Arriva – drammaturgo, da sempre al fianco di Riccardo Muti – un professionista forte di esperienza col Teatro di Roma e il Regio Teatro San Carlo di Napoli. E’ catanese Arriva ma non viene preso in considerazione per sostituire Giuseppe Dipasquale (da sempre al fianco di Andrea Camilleri, un suo allievo, coautore di tante opere teatrali del Maestro di Vigata) perché c’è l’artista di fiducia.
Respinto anche il curriculum di Antonio Catania, attore, premio Oscar con Mediterraneo.
Respinto – infine – quello di Ottavio Cappellani, scrittore, commediografo, uno cui David Leavitt ha dedicato un paginone sul New York Times, considerato solo un volgare provocatore perché all’Università, con Luciano Granozzi, Fernando Gioviale e Antonio Di Grado (critico letterario, già presidente dello Stabile), Cappellani ha organizzato una mobilitazione degli artisti e della cittadinanza.
In quel teatro io sono stato presidente – successore di Pippo Baudo e predecessore di Nino Milazzo – parlo dunque in conclamato conflitto d’interesse e però non posso non dire la mia. Milazzo – già colonna del Corriere della Sera, un maestro del giornalismo – è stato sostituito da un cosiddetto manager incidentalmente segretario del Pd di Acireale; al posto di Dipasquale arriva un Carneade e dunque resta appesa una domanda: perché un uomo di rara qualità qual è Enzo Bianco – non certo un provinciale, già ministro dell’Interno, un protagonista – si riduce in una farsa? Una risposta l’avrei: la buttanissima autonomia regionale della Sicilia.
Urge l’intervento del ministro Dario Franceschini.
di Pietrangelo Buttafuoco
da Il Sole24ore del 6 marzo 2016.”
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