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Romanzo comunale, “Catania Bene Comune”: “sul Pua Bianco mente”
Pubblicato il 02 Dicembre 2015
Il Sindaco di Catania Enzo Bianco ha finalmente deciso, anche se in una forma degna del peggior sistema autoritario, di rispondere alla stampa in merito alla telefonata con l’imprenditore Mario Ciancio, in attesa di pronunciamento sul rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, avvenuta a poche settimane dalle elezioni amministrative.
Sarà la magistratura ad accertare gli eventuali atti illeciti commessi dalle Amministrazioni comunali, da Ciancio o dagli Uffici tecnici del Comune.
In merito alle dichiarazioni del Sindaco Bianco, egli mente sapendo di mentire. Enzo Bianco infatti afferma che “i suoi consiglieri” non hanno votato il PUA, che “i suoi consiglieri” hanno voluto cambiare il PUA. Come tutti sanno la verità è un’altra. Il 17 aprile 2013 il PUA viene votato dal Consiglio Comunale da 26 consiglieri. 23 votano favorevolmente, 3 si astengono. I tre astenuti sono stati Saro D’Agata, divenuto poi Assessore, Francesca Raciti, divenuta poi Presidente del Consiglio Comunale e Francesco Navarria che però non è stato rieletto in Consiglio.
Effettivamente questi consiglieri si sono astenuti ma altri hanno votato entusiasti il PUA pur facendo parte della coalizione di Enzo Bianco. Il 17 aprile 2013 hanno votato il PUA tra gli altri, i seguenti consiglieri:
Alessandro Porto, capogruppo di Patto Per Catania, lista personale del Sindaco Bianco alle ultime elezioni. Consigliere comunale più votato. Ex presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio Comunale.
Marco Consoli, ex Presidente del Consiglio Comunale e attuale viceSindaco di Catania.
Salvo Di Salvo, attuale Assessore, proprio all’Urbanistica.
Erika Marco, eletta nella lista del Megafono.
Ludovico Balsamo, eletto nella lista Articolo 4.
Francesco Trichini, eletto nella lista Megafono.
Carmelo Nicotra, eletto nella lista Articolo 4.
Inoltre altri due consiglieri che hanno votato il PUA nel 2013 e sono stati rieletti in Consiglio Comunale nelle fila del centrodestra, adesso sostengono l’amministrazione Bianco. Sono Agatino Tringale, membro del gruppo Catania 2.0 legato al deputato del PD Sammartino e Alessandro Messina, membro del gruppo del Partito Democratico, Catania Futura.
Insomma nell’aprile 2013 hanno votato il PUA l’attuale vicesindaco, l’attuale assessore all’urbanistica e ben quattro attuali consiglieri comunali di maggioranza, determinanti per la vittoria di Enzo Bianco alle elezioni. Mentre sono solo tre i consiglieri di centrodestra rieletti in Consiglio Comunale, rimasti fuori dalla maggioranza, che hanno votato il PUA nel 2013: Messina, Mirenda e Barresi.
Il Sindaco di Catania dovrebbe smettere di prendersi gioco della città e di abusare della pazienza dei cittadini, non più disponibili a sopportare. Gli affari sporchi e i soldi illegali sul PUA già ci sono e lo dicono gli atti delle sentenze del Tribunale di Catania e gli atti del processo a carico di Mario Ciancio. Enzo Bianco ha oggi solo un modo per tutelare la legalità, l’ambiente, la città di Catania: fermare il PUA e sospendere in autotutela ogni provvedimento nel merito.
Ma vice-sindaco, Assessore all’Urbanistica e maggioranza consiliare saranno d’accordo?
Catania Bene Comune.”
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