Romanzo comunale, Mimmo Cosentino (segretario regionale Prc), caso Pua-telefonata Bianco-Ciancio: “l’amministrazione di centrosinistra in continuità con quelle di centrodestra”


Pubblicato il 13 Novembre 2015

ecco quanto scrive l’esponente di Rifondazione:

“note su PUA e dintorni.
Su una cosa Bianco ha ragione: nell’individuare il peccato originale del Pua nel Patto territoriale Catania Sud Simeto, di cui il Pua è figlio. Nasconde però alcune verità incontrovertibili.
Che le opere si qui realizzate ne hanno segnato un clamoroso fallimento, contribuendo a cementificare l’area contigua al boschetto della Plaia e a rafforzare l’interdizione della fruizione pubblica del mare. Catania è forse l’unica città italiana, che ostacola o impedisce l’accesso al mare ai suoi cittadini. Dalla Plaia, tranne le miserrime spiagge libere, al porto, trasformato in feudo asservito ai traffici e agli interessi privati, occasione di interminabili lavori e profitti per la Tecnis di Costanzo, ex assessore della cosiddetta primavera catanese, fino a Piazza Europa, regalata alla premiata ditta Virlinzi.
Che le diverse varianti hanno stimolato appetiti indicibili, fino a quella di Bissoli e soci priva di alcuna credibilità imprenditoriale e sostenibilità ambientale.
Che risulta sospetta, e comunque gratuita, la sua comunicazione telefonica a Ciancio, in merito all’esito positivo del voto in Consiglio comunale, con l’appendice del depotenziamento del significato del voto di astensione di Saro D’Agata, una rassicurazione dovuta probabilmente a quel che allora rappresentava, per grande parte dell’elettorato di Cittainsieme, l’l’Avvocato ora felicemente approdato ai selfie con Pino Firrarello.
Sospetta perchè, per l’ennesima volta, e, in piena continuità con le scelte delle Amministrazioni di centrodestra, si è proceduto ad approvare varianti urbanistiche in aree agricole di proprietà del cavaliere- editore. Il quale ha avuto, nei cinquant’anni e oltre della sua attività imprenditoriale, un ruolo politico egemone nelle vicende della città: nell’esito dei passaggi elettorali e nella costruzione delle rappresentanze al Comune, come alla Provincia e alla Regione, per volgerne a proprio vantaggio, e al massimo danno per la collettività, le scelte amministrative. Con il risultato straordinario, un capolavoro mediatico, di sostenere contemporaneamente, con tanto di ritorno, le amministrazioni di centrosinistra al Comune e di centrodestra alla Provincia, di Bianco e di Musumeci. E possiamo dimenticare il contributo “rivoluzionario” dato dal giornale e dalle emittenti televisive del cavaliere Ciancio alla conquista di Palazzo d’Orleans da parte di Saro Crocetta? No, faremmo un torto imperdonabile a Lumia, a Montante, a Lo Bello, a Tutino, alle anime pie dell’antimafia filomafiosa.
Così come è assolutamente indiscutibile la vicinanza di Bianco a Confindustria e agi interessi non limpidi da essa rappresentati (Montante e Costanzo, tanto per fare qualche nome, oltre a Ciancio).
La Sicilia giornale da decenni ha costruito mirabolanti narrazioni sui benefici delle varianti urbanistiche e delle opere realizzate e da realizzare. La realtà ci consegna una città sporca, terribilmente carente nell’offerta dei servizi, dai trasporti agli interventi sociali, in alcuni quartieri invivibile, impoverita, defraudata delle sue ricchezze umane (i giovani vanno via), ambientali, naturali, scippata dello strumento di pianificazione urbanistica (do you remember Cervellati?).
La realtà ci consegna una città sporca, dove l’economia mafiosa si va rafforzando, dove le attività illecite si moltiplicano, come è dato vedere dai locali di divertimento non in regola, o addirittura dalle demolizioni non autorizzate nè controllate di decine di botteghe artigiane, la cui edificazione risale ai primi anni del Novecento, e forse anche a prima.
E un probabile rinvio a giudizio per mafia all’uomo più potente della città.
Domanda: si costituirà il Comune di Catania parte civile?

Mimmo Cosentino segretario regionale Rifondazione Comunista.”


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