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Romanzo Comunale, sindacati e amministrazione di nuovo insieme appassionatamente: ma Luca Crimi (Uil) che fine ha fatto ? Chi ha voluto venisse allontanato?
Pubblicato il 08 Ottobre 2016
di iena al “bar degli amici” marco benanti
Nei mesi scorsi avevamo notato come, finalmente, si registrasse un “risveglio” della vita sindacale nel Comune di Catania,http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=7003 con parole di verità a tutela degli interessi dei lavoratori del Comune e di quelli precari in particolare, la parte “debole” del sistema delle connivenze.
Ebbene siamo costretti a prendere atto che nelle ultime settimane si è tornati all’antico, un bel quadretto in cui sindacalisti politici e funzionari, tutti insieme appasionatamente si mostrano compiaciuti l’uno dell’altro (vedi foto).
Il riferimento è all’incontro per la sorte dei precari che giovedì scorso ha sancito che solo 38 su 179 verranno stabilizzati, per il resto si vedrà. Come verranno scelti questo sparuto numero non è dato sapere, forse con i concorsi in cui conterà essere amico e/o sostenitore del politico di turno anche se, per fortuna, siamo alla fine di questa maledetta primavera. E gli altri 151 che fine faranno? Ma che importa! Intanto sono tornati tutti amici: quel “rompicoglioni” di Luca Crimi della Uil che aveva da ridire su tutto (le stabilizzazioni per tutti i precari, il rispetto della legge al Comune, dei lavoratori della nettezza urbana ecc…), che aveva persino osato fare scendere in piazza i dipendenti comunalihttp://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=7038, roba che non si vedeva da anni a Catania, è stato inspiegabilmente allontanato. Puff, sparito, inghiottito dalla macchina del servilismo sindacale. Nella migliore tradizione del gattopardismo sindacale in salsa catanese, politici e sindacalisti di nuovo mano e pacca sulla spalla. Per la soddisfazione di tutti.
Tutti chi? Ma è ovvio! Quelli del “sistema”, coloro che godono di prebende e che lavorano per la “pace”, sulla pelle dei diritti per compiacere il (mal)governo cittadino. Quei sindacalisti bonaccioni che non disturbano il manovratore e che sono mani e piedi legati al carro dei politici, a cui sono sottomessi per interesse e tornaconto.
La Uil di Luca Crimi che nei mesi scorsi aveva detto parole di verità sulla DisAmministrazione e i “favori” della giunta Bianco, è stata messa a tacere: anche quel sindacato, almeno quello “ufficiale” del segretario generale Parisi e quello di categoria Passarello, è tornato mestamente all’ovile. E infatti in quella ridanciana foto, Crimi non c’è. E meno male! Ci sono invece i soliti sindacalisti che vanno a braccetto coi politici, che fanno accordi al ribasso e si sottomettono alla bieca propaganda bianchista, a discapito dei lavoratori, della verità e dell’interesse pubblico.
Che aspetta il segretario regionale della Uil Claudio Barone a fare tornare in campo il suo migliore sindacalista Luca Crimi per prendere di nuovo in mano le redini? Perché Crimi è stato fatto fuori? Chi ha voluto la sua defenestrazione, malgrado il sindacato con lui stesse acquisendo credibilità e iscritti? Aspettiamo risposte immediate: per evitare che vedendo foto e accordicchi di comodo come questo sui precari, la nausea prenda il sopravvento.
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